Descrizioni Sentieri Valle Po

Descrizoni Sentieti Valle Po

V3 Pasturel – Colle di Gilba

V3 Pasturel – Colle di Gilba

Note tecniche:
Partenza: 1170 m, Arrivo: 1525 m,,Dislivello: 355 m, Sviluppo: 4080 m, Tavola: 6
Da Sanfront (490 m) una strada asfaltata, lunga circa 7 km, raggiunge la sella sul crinale AlbettaCroesio, dove si trovano la nuova cappella San Bernardo Comba Albetta (dedicata a San Bernardo da Mentone) e il piccolo rifugio ricavato dalla vecchia cappella. Da San Bernardo Comba Albetta (1076 m, parcheggio) una carrareccia in terra battuta si allunga sul versante Croesio e termina il suo corso in località Pasturel (1170 m). Dalla spianata una mulattiera con percorso quasi pianeggiante, verso ponente, valica il Cumbal Brutto, tocca le Meire della Boera (1242 m), poi, verso sudovest, entra nella pineta (Bosco di Marco) passando a settentrione delle Rocche di Castelmondet. Infine, su chine chiazzate di rododendri, il sentiero raggiunte l’ampia depressione del Colle di Gilba (1525 m), caratterizzato da un antico e massiccio pilone, dove si innesta sulla strada sterrata proveniente dal Colle del Prete. Su questo valico confluiscono l’itinerario U1 proveniente da Rore e l’itinerario U5 che, dal valico, sale al Colle di Cervetto. 
V6 Paschiè – Ricovero e Rifugio dell’Alpetto

V6 Paschiè – Ricovero e Rifugio dell’Alpetto

Note tecniche:
Partenza: 1516 m, Arrivo: 2271 m, Dislivello: 755 m, Sviluppo: 5420 m,Tavola: 4,Punto d’appoggio: Rif. Alpetto 2271 m, (tel. 340-5342622)
Lasciata Oncino (1220 m) si segue la strada che dalla chiesa sale serpeggiando verso ponente, poi stacca sulla sinistra un tronco secondario che con breve discesa raggiunge la Borgata Paschiè. Dai casolari di Paschiè (1516 m), superato un ponticello in pietra sul Rio Giulian, la mulattiera volge a sudovest inoltrandosi gradualmente nel pascolivo vallone del Rio dell’Alpetto. Dopo un buon tratto, oltre un gias, la mulattiera corre alla base della caratteristica parete meridionale della Rocca Bianca, poi, ridotta a sentiero, volge a ponente e si allunga in una lenta salita sulle ondulazioni pascolive del vallone del Rio dell’Alpetto, avvicinandosi all’ampia bastionata rocciosa, incisa da una bella cascata che sembra sbarrare il cammino. Presso i 1890 m il piccolo sentiero si innesta in quello proveniente dalla Croce Bulè, sale serpeggiando verso nordovest lungo la ripida sinistra orografica della valle e si avvicina alla bastionata rocciosa detta «Gruppo dell’Alpetto». A quota 1998 m il sentiero riceve a destra la diramazione proveniente dalle lontane Meire Arpiol. Poi si staglia diagonalmente verso sudovest, passa alla base dei dirupi di roccia rossastra e, volgendo in ultimo a ponente, supera lo strappo terminale con una serie di serpentine sulla sinistra orografica della notevole spaccatura (con cascata) che incide la bastionata rocciosa. Raggiunto il vasto altipiano pascolivo dell’Alpetto, il sentiero si allunga sul fondo del pianoro ricco di acque. Dominato a occidente dal versante orientale del Monte Viso passa presso la Fonte degli Usseri, poi, attraversato il rio verso sud, raggiunge in breve il poggio a settentrione del Lago di Alpetto (2242 m). Qui si trovano alcune meire dirute presso le quali sorge lo storico Ricovero dell’Alpetto e l’omonimo nuovo rifugio (2271 m). Dal rifugio partono i sentieri V7 per il Passo Gallarino e V24 per il Rifugio Quintino Sella. 
V9 Crissolo – Meire Balmasse – Laghi di Prato Fiorito – Rifugio Quintino Sella

V9 Crissolo – Meire Balmasse – Laghi di Prato Fiorito – Rifugio Quintino Sella

Note tecniche:
Partenza: 1318 m, Arrivo: 2640 m, Dislivello: 1322 m, Sviluppo: 7370 m, Tavola: 3, Punto d’appoggio: Rif. Quintino Sella 2640 m (tel. 0175-94943)
Dalla piazza centrale di Crissolo Villa (1318 m) si attraversa il Po sul ponte di fronte alla chiesa di San Rocco. Oltre il fiume, a fianco di una casetta, parte il sentiero che sale ripido nel bosco, verso sudovest, fino a incrociare la mulattiera presso la stazione di partenza della seggiovia. La mulattiera sale serpeggiando nel fitto bosco e presso i 1400 m stacca a destra (ponente) la diramazione per la Grotta del Rio Martino. Continuando la lunga serie di serpentine, il sentiero raggiunge i casolari sparsi delle Meire Fornai, nelle cui vicinanze passa la seggiovia che sale al Pian Giasset. Le Meire Fornai sono collegate al fondovalle dalla strada sterrata proveniente da Serre Uberto. All’uscita del bosco il sentiero raggiunge le Meire Balmasse (1656 m) dalle quali, solcando i pascoli I Piani (1737 m), si inoltra nella Comba delle Contesse guadandola a 1700 m circa. Successivamente piega a sudovest e, contornati alcuni piccoli valloncelli, scavalca a quota 1928 m il costone digradante dalla Punta Gardetta. Oltrepassata alla base la Punta Gardetta, il sentiero percorre in lungo la sinistra orografica della Comba Sbarrine (o Vallone di Prato Fiorito), passa presso la diruta Casa del Vallone (2000 m), si inerpica fino ai 2215 m e poco oltre riceve a destra (2265 m) la traccia proveniente dalla stazione della seggiovia. Infine raggiunge i Laghi di Prato Fiorito (2287 e 2296 m IGM). Da questa località il sentiero si porta con breve percorso alla base della bastionata rocciosa, detta «Balze di Cesare», che si erge per circa 300 m a sbarramento della valle. Il sentiero con percorso tortuoso si inerpica sulla balza e, quasi al suo limitare, corre presso il Lago Costa Grande, poi, con qualche serpentina, esce sulla sommità delle Balze di Cesare dove sorge il Rifugio Quintino Sella (2640 m). Al rifugio convergono i sentieri V13 dal Pian del Re, V24 dal Ricovero dell’Alpetto e del Giro del Monte Viso
 
V12 Pian del Re – La Sellaccia – Colle della Gianna

V12 Pian del Re – La Sellaccia – Colle della Gianna

Note tecniche:
Partenza: 2092 m, Arrivo: 2531 m, Dislivello: 439 m,Sviluppo: 3640 m,Tavola: 2,Punto d’appoggio: Rif. Alpino Pian del Re, (tel. 0175-94967)
Dalla mulattiera V16 per il Colle delle Traversette, a quota 2092 m, si stacca a destra il sentiero che sale nel Vallone Truin. Dopo un breve tratto il sentiero guada il piccolo corso e volge a destra (nordest) lasciando, a quota 2156 m, la diramazione che si allunga verso sinistra (nordovest) in direzione del Pian Armoine. Serpeggiando lungo un sentiero erboso si arriva sulla depressione detta la Sellaccia (2369 m), tra il Truc Teston e il Truc Battagliè. Puntando verso nord con percorso quasi pianeggiante sulle chine erbose alla destra orografica del Combal del Rio, il sentiero passa presso la fonte Pian Grande dei Fons e raggiunge il fondo del vallone dove incontra il sentiero V28. Poi continua verso levante con alcune serpentine supera lo strappo finale adagiandosi sullo spartiacque Po-Pellice, tra le punte Rocce Fons e Sea Bianca, dove si apre il Colle della Gianna (2531 m). Oltre il Colle della Gianna un sentiero scende nella Valle Pellice e raggiunge i casolari Ponset. 
V19 Bivio 2250 m sopra Pian del Re – Rifugio Vitale Giacoletti

V19 Bivio 2250 m sopra Pian del Re – Rifugio Vitale Giacoletti

Note tecniche:
Partenza: 2250 m, Arrivo: 2744 m, Dislivello: 494 m, Sviluppo: 1280 m, Tavola: 2, Punto d’appoggio: Rif. Vitale Giacoletti 2741 m (tel. 0175-940104).
Nota: percorso più diretto ma anche più faticoso del V17; nella parte alta si sviluppa su terreno ripido in un ambiente piuttosto selvaggio. Dal sentiero V16 per il Colle delle Traversette (bivio a quota 2250 m circa) si stacca verso sinistra il sentierino V19 che prosegue verso ponente sul fondovalle principale, volge a sinistra e, superata una conoide erbosa, si inoltra nel ripido canalone rivolto a nord, rinserrato ai lati dalle cime della Punta Venezia e delle Rocce Alte. Con numerose serpentine il sentiero prende quota sulla sinistra orografica, incontrando la diramazione V21 del Sentiero del Postino (catena) a circa 2520 m di quota. Poi attraversa il fondo idrico e, con percorso tortuoso, sale la bastionata rocciosa al centro del canalone. In un ambiente alquanto selvaggio, tra pietroni e sfasciumi, il sentiero supera alcuni salti e, infine, raggiunge la depressione del Colle Losàs dove sorge il Rifugio Vitale Giacoletti (2744 m). Oltre il rifugio gli itinerari V14 e V17 scendono, verso sud, al Pian del Re.
V22 Bivio V16 – Passo Luisàs

V22 Bivio V16 – Passo Luisàs

Note tecniche:
Partenza: 2882 m, Arrivo: 3028 m, Dislivello: 146 m, Sviluppo: 660 m,Tavola: 2
Dal sentiero V16 per il Colle delle Traversette, appena superata la casermetta (2882 m IGM) che sovrasta la fonte Ordi, il sentierino V22 sale serpeggiando verso destra (nord) lungo l’avvallamento detritico, tra le cime del Monte Meidassa e del Monte Granero. Il sentiero raggiunge in breve il Passo Luisàs (3028 m). 
V27 Colle di Luca – Passo Gallarino

V27 Colle di Luca – Passo Gallarino

Note tecniche:
Partenza: 2437 m, Arrivo: 2728 m, Dislivello: 291 m, Sviluppo: 3870 m, Tavola: 5
Note: sentiero interessante, ben costruito ma non segnalato in cartografia. Dal Colle di Luca (2437 m), raggiunto dai sentieri U4, U31 e V5, il sentiero V27 risale verso ponente lo spartiacque Varaita-Po fino a 2460 m circa, e procede sulla strada in direzione nordovest, scendendo nell’ampio vallone del Rio Bulè. Con una serie di saliscendi si insinua tra le asperità rocciose e si abbassa fino a 2400 m in una piccola conca. Poi riprende a salire passando alla base della Punta delle Guglie e con altri saliscendi volge a nord, lasciando sulla destra il Lago Gallarino (2621 m IGM). Raggiunge quindi il Piano Gallarino (2640 m) che ospita due laghetti. Con un’ultima rampa, ben segnalata da file di pietre infisse ai bordi, il sentiero raggiunge l’insellatura del Passo Gallarino (2728 m) dove confluisce nel sentiero U10 (GTA). 
V4 Alpe Tartarea – Colle di Cervetto

V4 Alpe Tartarea – Colle di Cervetto

Note tecniche
Partenza: 1943 m, Arrivo: 2249 m, Dislivello: 296 m, Sviluppo: 1700 m, Tavola: 7
Da Oncino (1220 m) si utilizza la strada che dal piazzale della chiesa volge verso sud tagliando in lungo la boscosa sinistra orografica del Vallone Lenta e che, oltre le Meire Bigorie (1493 m), presso la confluenza dei valloni Ciosil e Cervetto, raggiunge una strada sterrata chiusa al traffico. Questa sale con ampie serpentine sulla sinistra orografica del vallone del torrente Ciosil, raggiunge con flessione verso levante, leggermente a nord del Bric Montur, il costolone che si insinua alla confluenza dei valloni Ciosil e Cervetto. Poi, presso i 1870 m, si inoltra nel Vallone di Cervetto percorrendolo verso sud, e termina il proprio corso al moderno alpeggio dell’Alpe Tartarea. Dall’Alpe Tartarea (1943 m, moderno alpeggio) la vecchia mulattiera continua verso sud-est, lungo le chine erbose sulla sinistra orografica del Vallone di Cervetto. Superate alcune digitazioni sommitali del vallone, il sentiero sale verso sud a strette serpentine, poi, con flessione verso sudest, raggiunge lo spartiacque tra il Monte Riba del Gias (2379 m) e la Quota 2414 m, detta «Fortini di Crosa»: qui si apre il Colle di Cervetto (2249 m). Oltre il valico, il sentiero U3 scende a Becetto (Valle Varaita). Sul colle confluiscono gli itinerari U5 dal Colle di Gilba e U31 dal Colle di Luca
V7 Ricovero e Rifugio dell’Alpetto – Passo Gallarino

V7 Ricovero e Rifugio dell’Alpetto – Passo Gallarino

Note tecniche:
Partenza: 2271 m, Arrivo: 2727 m, Dislivello: 456 m, Sviluppo: 2490 m, Itinerario principale: GTA, Tavola: 5, Punto d’appoggio: Rif. Alpetto 2271 m, (tel. 340-5342622)
Dal Rifugio dell’Alpetto (2271 m) il sentiero si eleva verso ponente, supera la balza che rinserra a ovest il Lago di Alpetto e raggiunge il pietroso altipiano superiore delimitato a ponente dalla grandiosa bastionata rocciosa che dal Monte Viso si snoda con una successione di alti picchi fino alla Punta Trento. Presso i 2330 m circa il sentiero si biforca. A destra il tronco principale porta al Rifugio Quintino Sella (V24). A sinistra prosegue una labile diramazione che si protende verso sud sul bordo del pietroso altipiano e, con flessione a sudovest, serpeggiando su sfasciumi, supera lo strappo finale fino a innestarsi sulla mulattiera proveniente dal Rifugio Quintino Sella (itinerario U10). La mulattiera raggiunge quindi il Passo Gallarino (2727 m). Sul valico transita il sentiero U10 del Giro del Monte Viso.
V10 Stazione seggiovia Pian Giasset – Bivio V9

V10 Stazione seggiovia Pian Giasset – Bivio V9

Note tecniche:
Partenza: 2000 m c., Arrivo: 2265 m, Dislivello: 265 m c., Sviluppo: 3370 m,Tavola: 3
Dall’abitato di Crissolo Villa (1318 m), sede comunale, utilizzando la seggiovia si raggiunge in circa 15 minuti la nuova stazione terminale di Pian Giasset (2000 m circa). Dalla stazione di arrivo si sale in breve all’edificio della vecchia stazione. Poi si segue il sentiero che sale lungo le chine erbose a meridione dei fabbricati, che porta sulla costola quotata 2162 m e che attraversa, quasi pianeggiante, i valloncelli delle digitazioni sommitali alla testata della Comba delle Contesse. Con ampio semicerchio verso levante il sentiero attraversa la pietrosa china Nordest  della Punta Forcion, sbucando sul colletto (circa 2250 m) che si apre a levante della punta, tra questa e quella della Gardetta. Dal colletto il sentiero volge a sudovest, scende leggermente in lunga diagonale sulle chine meridionali della Punta Forcion verso la Comba Sbarrine (o di Prato Fiorito) e raggiunge la mulattiera V9 presso la quota 2265 m, dove hanno sede i Laghi di Prato Fiorito. 
Le sorgenti del Po

Le sorgenti del Po

Già Eridanos, secondo Virgilio nel I sec., Bodincus, per i Liguri, e Padus per i classici, il fiume Po e le sue origini sono richiamate e descritte anche nell’Inferno di Dante (canto XVI): Come quel fiume c’ha proprio cammino prima del Monte Veso ‘nver’ levante, da la sinistra costa d’Apennino. Le sorgenti del maggior fiume italiano richiamano folle domenicali che, dopo la tortuosa e stretta strada di accesso, raggiungono la spianata di origine glaciale del Pian del Re, a 2020 m nel Comune di Crissolo, non sempre rispettose delle particolarità naturalistiche del luogo e consce della sua fragilità. Oltre alla sorgente ufficiale, che sgorga sulla destra orografica della conca glaciale, alimentata dai laghi e dai residui glaciali del versante nordorientale del Monte Viso, sono in realtà numerose le «risorgive» che alimentano il Po. Queste, nell’insieme, contribuiscono a creare una sorta di rete acquifera che dà origine, a valle dei pascoli, a un’ampia torbiera, habitat particolare e assai raro, ritenuto meritevole di conservazione dalla Società Botanica Italiana fin dal 1977. L’ambiente umido, presente con altri due soli esempi nelle Alpi piemontesi, ospita specie vegetali relitto molto rare, testimoni dell’ambiente artico che raggiunse l’arco alpino occidentale durante le glaciazioni dell’era quaternaria. In ambito faunistico, oltre agli ungulati e accanto ad alcuni insetti rari, nell’area del Pian del Re spicca per importanza la Salamandra alpina o nera, unico anfibio europeo viviparo. A distribuzione molto ristretta, predilige le praterie pietrose o i margini della torbiera, nel periodo che va da giugno all’inizio di ottobre, prima del letargo. L’Area del Pian del Re è inserita nel territorio del Parco del Po come riserva naturale speciale. 
 
V16 Pian del Re – Pian Armoine – Pian Mait – Colle delle Traversette

V16 Pian del Re – Pian Armoine – Pian Mait – Colle delle Traversette

Note tecniche:
Partenza: 2020 m, Arrivo: 2950 m, Dislivello: 930 m, Sviluppo: 4850 m, Denominazione: La via del salem Itinerario principale: GTA, Giro di Viso,  Via Alpina, Tavola: 2, Punto d’appoggio: Rif. Alpino Pian del Re (tel. 0175-94967)
All’inizio del Pian del Re (2020 m) l’ampia mulattiera V16 sale verso ponente sulla sinistra orografica della Valle Po e, dopo aver diramato sulla destra (presso la quota 2092 m) il sentiero V12 per il Colle della Gianna, si avvicina gradualmente al fondo idrico. Trascurando il sentiero per il Lago Superiore (V17) sulla sinistra (sud), presso la quota 2115 m, la mulattiera continua il suo corso allungandosi sul fondo del vallone, lascia a quota 2250 m il sentierino V19 per il Rifugio Vitale Giacoletti, poi ritorna sulla sinistra orografica e, volgendo a nord, raggiunge il Pian Armoine. Dopo aver lasciato la diramazione V20, a quota 2480 m, che sale verso destra al Colle Armoine, il marcato sentiero, con flessione verso sudovest, raggiunge la base dello sperone meridionale del Monte Meidassa, dove dirama verso sud il sentierino che si allunga in direzione della base del Coulour Bianco. Volgendo a nord il sentiero si inerpica serpeggiando e raggiunge il poggio che chiude a levante il Pian Mait, con una splendida panoramica sul versante Nord del Monte Viso. Attraversata verso nordovest la conca pietrosa, il sentiero passa presso la Fonte Ordi (2787 m) e su sfasciumi arriva a un lungo ex ricovero militare. Staccata a destra (nord) un’ultima diramazione per il Passo Luisàs (V22), il sentiero prosegue serpeggiando verso ponente, alle spalle della costruzione e in direzione dell’incombente cresta rocciosa spartiacque (confine italo-francese), fino a un bivio. La breve diramazione di destra raggiunge l’ingresso del traforo medioevale, conosciuto come Buco di Viso e Galleria delle Traversette. Dal bivio per il «Buco di Viso» il sentiero V16 prosegue verso sinistra inerpicandosi sulla costola protesa sul sottostante Pian Mait, che scende, verso est, dalla cresta spartiacque principale, (transito pericoloso solo in presenza di neve o ghiaccio) fino a sbucare sul Colle delle Traversette (2950 m). Dal valico un sentiero scende, sul versante Guil, al Refuge du Viso
V20 Pian Armoine – Colle Armoine

V20 Pian Armoine – Colle Armoine

Note tecniche:
Partenza: 2480 m, Arrivo: 2692 m, Dislivello: 212 m, Sviluppo: 880 m, Itinerario principale: Sentiero Italia, Tavola: 2
Dal sentiero V16 per il Colle delle Traversette al Pian Armoine (presso i 2480 m) il sentiero V20 si stacca a destra e, volgendo a settentrione, supera in lenta salita gli avvallamenti erbosi. In ultimo, con flessione verso nordest, il sentiero punta in direzione dello spartiacque Po-Pellice e lo raggiunge con un traverso verso destra nel punto in cui, tra le cime del Monte Meidassa e delle Rocce Fons, si apre il Colle Armoine (2692 m). Oltre il valico un sentiero scende al Rifugio Barbara in Valle Pellice
V24 Bivio V7 – Rifugio Quintino Sella

V24 Bivio V7 – Rifugio Quintino Sella

Note tecniche:
Partenza: 2330 m, Arrivo: 2640 m, Dislivello: 310 m, Sviluppo: 2870 m, Itinerario principale: GTA Tavola: 4, Punto d’appoggio: Rif. Alpetto 2271 m, (tel. 340-5342622), Rif. Quintino Sella 2640 m (tel. 0175-94943)
Presso i 2330 m il sentiero V7 Rifugio Alpetto-Passo Gallarino si biforca. Trascurato a sinistra il tronco per il Passo Gallarino (vedi itinerario V7), si segue a destra il sentierino che, verso nordovest, percorre l’avvallamento pietroso detto Bassa dei Forcioni. Poi, a quota 2377 m, alla base delle rocciose Balze di Cesare, volge a sudovest lungo la sinistra orografica della grande pietraia, contorna la quota 2589 m, piega a nordovest e infine raggiunge il Lago della Pellegrina (2538 m). Dopo averne raggiunta la sponda orientale il sentiero si innesta sulla mulattiera proveniente dal Passo Gallarino (U10). La mulattiera (a sinistra parte il tronco per il Passo delle Sagnette) si avvicina alla sponda meridionale del Lago Grande di Viso (2590 m) e, con un’ultima breve salita, raggiunge il Rifugio Quintino Sella (2640 m)
V5 Meire Dacant – Croce Bulè – Colle di Luca

V5 Meire Dacant – Croce Bulè – Colle di Luca

Note tecniche:
Partenza: 1643 m, Arrivo: 2437 m, Dislivello: 795 m, Sviluppo: 5700 m.Tavola: 5
Da Oncino (1120 m) si utilizza la strada che dal piazzale della chiesa volge a sud, sulla boscosa sinistra orografica del Vallone Lenta. Oltre la combetta del Rio Daina, presso i casolari Ruetto (1380 m), si abbandona la strada principale che prosegue in direzione delle Meire Bigorie. Si svolta sulla stretta diramazione di destra che sale ripida verso ponente (a destra tronco per la
Borgata Siteita) e raggiunge i casolari Bodoire di Oncino (1493 m). Il percorso stradale, ora in terra battuta, raggiunge con alcune serpentine nel bosco la sella affacciata sul vallone del Rio dell’Alpetto, sede delle Meire di Barma Fredda (1533 m). La carrareccia svolta verso sudovest e si allunga sulla destra orografica del pascolivo vallone del Rio dell’Alpetto, lascia a sinistra una diramazione laterale e termina il suo corso presso le Meire Dacant. Dalle Meire Dacant (1643 m) la mulattiera V5 percorre l’erboso costone divisorio tra il Pian Paladino e il vallone del Rio dell’Alpetto e sale fino a raggiungere la depressione erbosa sulla quale è infissa una croce detta «Croce Bulè» (1813 m). Dalla sella il sentiero si biforca: a destra punta in direzione del Ricovero dell’Alpetto; a sinistra (sudovest) il sentiero scende leggermente fino a raggiungere il corso d’acqua del Rio Bulè, attraversandolo a quota 1774 m. Da questo punto il sentiero sale sulla destra orografica della valle fino all’Alpe Bulè (2057 m). Volgendo a sud il sentiero passa nei pressi dei Laghi Inferiori Bulè (2141 m), incastonati sulla sponda opposta, poi, serpeggiando su chine aride e pietrose, guadagna lo spartiacque Po-Varaita a ponente della sconvolta Punta Rasciassa (o Testa Rossa), incontrando il Colle di Luca (2437 m).   Dal colle l’itinerario U4 scende a Calchesio (Valle Varaita), l’itinerario U31 raggiunge il Colle di Cervetto. L’itinerario V27 sale al Passo di Gallarino
V8 Meire Durandini – Colle Bernardo

V8 Meire Durandini – Colle Bernardo

Note tecniche
Partenza: 1620 m, Arrivo: 2252 m, Dislivello: 632 m, Sviluppo: 5050 m,Itinerario principale: GTA,Tavola: 1
Da Ostana Villa (1282 m), sede comunale, si continua lungo la strada asfaltata che tocca in progressione le borgate di Sant’Antonio (1350 m), dei Bernardi (1404 m) e di Serre (1507 m), e che termina il suo corso a quota 1637 m, poco oltre le sottostanti Meire Durandini. Dalle Meire Durandini (1620 m) una strada sterrata si dirige prima a destra poi a sinistra (sudovest), raggiunge l’inizio della Costa Serviglione ed esaurisce il suo corso presso i 1740 m. Un sentierino, serpeggiando verso nord, sale la Costa Serviglione. Poi, presso la quota 2170 m, volge alla testata del vallone del Rio Massara e in breve, su china erbosa, raggiunge la sella detta Colle Bernardo (2252 m) sullo spartiacque Po-Infernotto. Una traccia verso sinistra, percorre l’ampio crinale erboso e raggiunge la sommità della Quota 2345 m. Dalla verde elevazione, puntando a nord lungo lo spartiacque Luserna-Infernotto, lungo un percorso tra roccette quasi pianeggiante si raggiunge la vicina Punta Ostanetta (2385 m)
V11 Bric di Crissolo – Colle delle Porte

V11 Bric di Crissolo – Colle delle Porte

Note tecniche
Partenza: 1535 m, Arrivo: 2262 m, Dislivello: 727 m, Sviluppo: 3900 m, Tavola: 1
Dalla Borgata Bric di Crissolo (1535 m) una stradina stretta e sterrata sale verso nord. Presso due meire la sterrata prosegue fino a una presa per l’acqua. Dalla seconda meira (la più piccola) si segue una labile traccia che sale alle spalle della costruzione, si avvicina al valloncello del Briccas, lo attraversa passando alla base di una cascatella (quando c’è acqua) e raggiunge, sull’altra sponda, la Meira Pra la Costa. Alle spalle della costruzione alcuni tratturi portano in breve sull’ ampia mulattiera soprastante che proviene dalla Borgata Martino. La mulattiera riattraversa il modesto corso d’acqua del valloncello e, oltre un poggio, transita a monte della diruta Meira Mandolin (1808 m). Poi, con una salita moderata si allunga a mezza costa in diagonale verso nord, contornando alcuni valloncelli, mentre la panoramica si fa via via sempre più bella. Dopo il valloncello del Rio Ratisis l’ampia mulattiera si restringe a sentiero, raggiunge il vallone del Rio Cougn e termina presso una vecchia cava di lastre di pietra. A questo punto svolta a destra (nord-nordest) sulla china erbosa che porta sullo spartiacque Po-Pellice, presso il Colle delle Porte (2262 m). 
V14 Bivio Lago Chiaretto – Lago Lausetto – Rifugio Vitale Giacoletti

V14 Bivio Lago Chiaretto – Lago Lausetto – Rifugio Vitale Giacoletti

Note tecniche
Partenza: 2310 m, Arrivo: 2741 m, Dislivello: 431 m, Sviluppo: 2780 m, Itinerario principale: Sentiero Italia, Tavola: 2, Punto d’appoggio: Rif. Vitale Giacoletti 2741 m (tel. 0175-940104)
Dal sentiero V13 per il Rifugio Quintino Sella (quota 2310 m, soprastante il Lago Chiaretto, presso alcuni cartelli segnaletici del Parco) ha origine sulla destra un sentiero che verso nordovest sale la china erbosa e raggiunge la sella a 2389 m, ubicata a meridione del Lago Lausetto (2324 m IGM). Il sentiero ne contorna in quota la sponda occidentale, poi, passando a monte dell’allungato Lago Superiore (2313 m IGM), si innesta sul sentiero V17 proveniente dal sottostante bacino lacustre. Volgendo a ponente il sentiero supera serpeggiando la china di pietrame ed erba magra, in direzione della Punta Roma. Quindi, a quota 2560 m circa, stacca sulla sinistra la traccia per il Passo del Colonnello. Svoltando a nord, oltre un avvallamento pietroso, il sentiero si inerpica sulle ripide chine meridionali delle Rocce Alte. Infine, con flessione verso sinistra, lungo una conca di pietrame (nord), raggiunge la marcata insellatura tra la Punta Udine e le Rocce Alte, all’apertura del Colle Losàs (2741 m), sul quale sorge il Rifugio Vitale Giacoletti. Oltre il rifugio il sentiero V19 scende, verso nord, al Pian del Re. 
V17 Bivio 2116 m sopra Pian del Re – Lago Superiore – Bivio V14

V17 Bivio 2116 m sopra Pian del Re – Lago Superiore – Bivio V14

Note tecniche
Partenza: 2116 m, Arrivo: 2350 m c. Dislivello: 234 m, Sviluppo: 1530 m, Tavola: 2, Punto d’appoggio: Rif.Vitale Giacoletti 2741 m (tel. 0175-940104)
Dal sentiero V16 per il Colle delle Traversette (bivio a quota 2116 m) una diramazione sulla sinistra si allunga diagonalmente verso sud, transitando alla base delle strutture rocciose del contrafforte Nordest delle Rocce Alte. Il sentiero V17 si inoltra, quindi, in direzione del profondo e suggestivo valloncello inciso da una piccola cascata che nasce dall’emissario del Lago Superiore. Si guada su pietre il corso d’acqua alla base del salto (una fune d’acciaio facilita il passaggio in caso di ghiaccio), poi il sentiero riprende il suo corso inerpicandosi sulla sponda opposta. Raggiunta l’amena conca soprastante la cascata, dopo una breve discesa il sentiero si porta sulla sponda orientale del Lago Superiore (2313 m), che rispecchia la possente struttura rocciosa del versante Nord del Monte Viso. Aggirato lo specchio lacustre e guadato il modesto immissario, il sentiero supera verso ponente il salto di una breve ma ripida forra sbucando alla base della china pietrosa dominata dalla parete Est della Punta Roma. Poco oltre, sulla sinistra, a quota 2350 m c., riceve il tronco V14 proveniente dal Lago Chiaretto-Rifugio Giacoletti. 
V21 Pian Mait – Bivio V19

V21 Pian Mait – Bivio V19

Note tecniche
Partenza: 2680 m, Arrivo: 2520 m, Dislivello: 160 m, Sviluppo: 690 m, Denominazione: Sentiero del Postino, Tavola: 2
Nota: ex sentiero militare utilizzato nel 1940 per il collegamento tra le varie postazioni militari della zona. Il sentiero V21 si dirama dal V16 alla base dello sperone meridionale del Monte Meidassa, poco sotto il Pian Mait, a quota 2680 m circa. Volgendo verso sud il sentiero attraversa, in leggera salita, l’avvallamento di pietrame e raggiunge la base del Coulour (canalone) Bianco. Poi il sentiero costeggia verso meridione il versante orientale di Punta Venezia e scende (catena) a incontrare il sentiero V19, a circa 2520 m di quota, che percorre il fondo del canalone del Colle Losàs. 
V26 Lago Fiorenza – Lago Superiore

V26 Lago Fiorenza – Lago Superiore

Note tecniche
Partenza: 2120 m, Arrivo: 2330 m, Dislivello: 210 m, Sviluppo: 1150 m, Itinerario principale: Sentiero Italia, Tavola: 2
Nota: è il percorso di accesso più agevole da Pian del Re al Rifugio Giacoletti quando la cascata sul sentiero V17 rende difficoltoso il transito. Superato di poco il Lago Fiorenza, a quota 2120 m, dal sentiero V13 si stacca a destra (ovest) un sentierino segnalato che risale il pendio che sorregge l’ampia conca del Lago Lausetto e del Lago Superiore. Il sentiero si insinua nell’avvallamento tra la quota 2375 m e 2555 m circa e si affaccia nella conca dove si divide. A destra (nord) confluisce nel V17 per il Rifugio Giacoletti, mentre a sinistra (sud) va a innestarsi nel V14.