N24 Lago Inferiore di Valscura (Bivio N22-N23) – Bassa del Druos
Note tecniche:
Partenza: 2274 m, Arrivo: 2628 m, Dislivello: 354 m, Sviluppo: 2672 m,Tavola: 20
Dal bivio N22-N23, presso il Lago Inferiore di Valscura (2274 m), la mulattiera N24 prosegue verso ponente sulla sponda settentrionale del lago, poi piega a meridione e, con una serie di tornanti, supera la bastionata a monte del lago, sbucando nella conca sede del Lago Superiore di Valscura (2439 m). La mulattiera piega a Ovest e passa presso un piccolo laghetto (2454 m) a monte del quale sorge un grande ricovero ex militare diroccato (2471 m); poco oltre piega nuovamente a S e passa a monte dei laghetti 2476 m e 2486 m. A quota 2570 m, dopo avere diramato la traccia (N24b) che sale verso SE per pendii detritici alla casermetta della Bassa della Lausa (2634 m), la mulattiera N24 volge a NO e, presso un piccolo e diruto ricovero ex militare, raggiunge lo spartiacque Gesso-Tinée inciso dalla Bassa del Druos (2628 m). Oltre il valico la mulattiera prosegue in territorio francese, scendendo ai Lacs de Terre Rouge e alla stazione sciistica di Isola 2000.
Dal bivio N22-N23, presso il Lago Inferiore di Valscura (2274 m), la mulattiera N24 prosegue verso ponente sulla sponda settentrionale del lago, poi piega a meridione e, con una serie di tornanti, supera la bastionata a monte del lago, sbucando nella conca sede del Lago Superiore di Valscura (2439 m). La mulattiera piega a Ovest e passa presso un piccolo laghetto (2454 m) a monte del quale sorge un grande ricovero ex militare diroccato (2471 m); poco oltre piega nuovamente a S e passa a monte dei laghetti 2476 m e 2486 m. A quota 2570 m, dopo avere diramato la traccia (N24b) che sale verso SE per pendii detritici alla casermetta della Bassa della Lausa (2634 m), la mulattiera N24 volge a NO e, presso un piccolo e diruto ricovero ex militare, raggiunge lo spartiacque Gesso-Tinée inciso dalla Bassa del Druos (2628 m). Oltre il valico la mulattiera prosegue in territorio francese, scendendo ai Lacs de Terre Rouge e alla stazione sciistica di Isola 2000.
N27 Bivio N17 – Passo di Costa Miana – Valrossa – Valscura (Bivio N23)
Note tecniche:
Partenza: 2405 m, Arrivo: 2274 m c., Dislivello: 250 m c., Sviluppo: 5216 m,Tavola: 20
Dal bivio di quota c. 2405 m della mulattiera N17 che dal Piano del Valasco sale al Colle Valmiana, il tronco di sinistra N27 s’inoltra nel pietroso avvallamento di ponente della Valle Miana. Passa quindi presso un minuscolo specchio d’acqua (2513 m) e stacca a destra (c. 2565 m) il sentiero che s’inerpica in direzione dell’ex imposta reale di caccia della Rocca Valmiana. Con un ampio semicerchio si porta poi sulla destra orografica dell’avvallamento e raggiunge il Passo di Costa Miana (2620 m). Dal passaggio la mulattiera entra nella Valrossa, lungo la quale scende verso NO fino al rio al centro della valle (ponticello, c. 2485 m). Continuando sull’opposta sponda della Valrossa il sentiero N27 piega verso S e, con lungo traversone e brevi salite e discese, si avvicina a un isolato laghetto circolare (2385 m). Una serie di brevi tornanti permette quindi il superamento, a circa 2410 m, di un costone a SE della Cima Sud di Valrossa. Da qui il sentiero scende con tratti più o meno tortuosi, serpentine e brevi traversoni, sino a raggiungere la sede della carrareccia ex militare (N23) che percorre il fondo della Valscura, poco prima dell’omonimo Lago Inferiore (2274 m).
Dal bivio di quota c. 2405 m della mulattiera N17 che dal Piano del Valasco sale al Colle Valmiana, il tronco di sinistra N27 s’inoltra nel pietroso avvallamento di ponente della Valle Miana. Passa quindi presso un minuscolo specchio d’acqua (2513 m) e stacca a destra (c. 2565 m) il sentiero che s’inerpica in direzione dell’ex imposta reale di caccia della Rocca Valmiana. Con un ampio semicerchio si porta poi sulla destra orografica dell’avvallamento e raggiunge il Passo di Costa Miana (2620 m). Dal passaggio la mulattiera entra nella Valrossa, lungo la quale scende verso NO fino al rio al centro della valle (ponticello, c. 2485 m). Continuando sull’opposta sponda della Valrossa il sentiero N27 piega verso S e, con lungo traversone e brevi salite e discese, si avvicina a un isolato laghetto circolare (2385 m). Una serie di brevi tornanti permette quindi il superamento, a circa 2410 m, di un costone a SE della Cima Sud di Valrossa. Da qui il sentiero scende con tratti più o meno tortuosi, serpentine e brevi traversoni, sino a raggiungere la sede della carrareccia ex militare (N23) che percorre il fondo della Valscura, poco prima dell’omonimo Lago Inferiore (2274 m).
N30 Entracque – Colletto della Làusa – Passo di Prati Corno
Note tecniche:
Partenza: 900 m c., Arrivo: 1474 m, Dislivello: 574 m c., Sviluppo: 2745 m, Tavola: 27
Al termine della Via dei Caduti, che da Entracque sale verso le chine meridionali del Monte Làusa, a monte delle ultime case (c. 900 m), si stacca una mulattiera che si biforca presso il Rio Splaiera. Il sentiero N30 volge a destra (levante) nella pineta e con una serie di tornanti si avvicina al Monte Làusa poi, meno ripido, sbuca sul Colletto della Làusa (1295 m). Dal valico il sentiero N30 volge a N alla testata della Valle Splaiera, supera un costone roccioso (1258 m) quindi sale lungo gli avvallamenti della parte superiore della Valle S. Giovanni e raggiunge una radura sul crinale S. Giovanni-Infernetto segnato dal Passo di Prati Corno (1474 m), che si apre a ridosso della cima del Monte Corno.
Al termine della Via dei Caduti, che da Entracque sale verso le chine meridionali del Monte Làusa, a monte delle ultime case (c. 900 m), si stacca una mulattiera che si biforca presso il Rio Splaiera. Il sentiero N30 volge a destra (levante) nella pineta e con una serie di tornanti si avvicina al Monte Làusa poi, meno ripido, sbuca sul Colletto della Làusa (1295 m). Dal valico il sentiero N30 volge a N alla testata della Valle Splaiera, supera un costone roccioso (1258 m) quindi sale lungo gli avvallamenti della parte superiore della Valle S. Giovanni e raggiunge una radura sul crinale S. Giovanni-Infernetto segnato dal Passo di Prati Corno (1474 m), che si apre a ridosso della cima del Monte Corno.
M8 Lago della Rovina – Rifugio Genova-Figari
Note tecniche:
Partenza: 1535 m, Arrivo: 2010 m, Dislivello: 475 m, Sviluppo: 2581 m, Tavola: 29, Punto d’appoggio: rifugio Genova-Figari, 2010 m,(tel. 0171-978138)
Dal Lago della Rovina (1535 m), presso un fabbricato del Parco (1545 m) al termine della strada proveniente da Entracque, inizia il vecchio sentiero M8 che si inerpica verso S con numerose serpentine su uno sperone colonizzato dall’ontaneto. Dopo avere superato qualche asperità rocciosa, il sentiero sbuca sull’ampia sterrata dell’ex cantiere della diga, che a quota 1914 m s’innesta verso destra (ponente) nella strada di servizio ENEL. Dopo breve tratto, dove la strada ENEL volge a destra (c. 1950 m) in direzione della diga (v. M9), si stacca a sinistra un tronco sterrato che sale costeggiando il grande canale sfioratore e raggiunge il Colletto e la Diga di Laura (1980 m) affacciata sul grande bacino artificiale del Chiotàs. La sterrata contorna in salita la sponda orientale del bacino, stacca a sinistra (c. 2000 m) il sentiero M10 per il Colle di Fenestrelle, quindi in saliscendi raggiunge il vicino Lago Bròcan (2000 m) sulla cui sponda settentrionale sorge il Rifugio Genova-Figari (2010 m).
Partenza: 1535 m, Arrivo: 2010 m, Dislivello: 475 m, Sviluppo: 2581 m, Tavola: 29, Punto d’appoggio: rifugio Genova-Figari, 2010 m,(tel. 0171-978138)
Dal Lago della Rovina (1535 m), presso un fabbricato del Parco (1545 m) al termine della strada proveniente da Entracque, inizia il vecchio sentiero M8 che si inerpica verso S con numerose serpentine su uno sperone colonizzato dall’ontaneto. Dopo avere superato qualche asperità rocciosa, il sentiero sbuca sull’ampia sterrata dell’ex cantiere della diga, che a quota 1914 m s’innesta verso destra (ponente) nella strada di servizio ENEL. Dopo breve tratto, dove la strada ENEL volge a destra (c. 1950 m) in direzione della diga (v. M9), si stacca a sinistra un tronco sterrato che sale costeggiando il grande canale sfioratore e raggiunge il Colletto e la Diga di Laura (1980 m) affacciata sul grande bacino artificiale del Chiotàs. La sterrata contorna in salita la sponda orientale del bacino, stacca a sinistra (c. 2000 m) il sentiero M10 per il Colle di Fenestrelle, quindi in saliscendi raggiunge il vicino Lago Bròcan (2000 m) sulla cui sponda settentrionale sorge il Rifugio Genova-Figari (2010 m).
M11 Rifugio Ellena-Soria – Colle di Finestra
Note tecniche:
Partenza: 1820 m c., Arrivo: 2471 m, Dislivello: 651 m, Sviluppo: 3378 m, Itinerario principale: Via Alpina, Sentiero della memoria, (Itinerario ebraico), Tavola: 29, Punto d’appoggio: rifugio Ellena-Soria, 1840 m (tel. 0171-978382)
Poco prima del Rifugio Soria-Ellena, dalla carrareccia ex militare proveniente da S. Giacomo d’Entracque si stacca la mulattiera M11. Essa s’inoltra verso S nel Vallone del Praiet, dove dirama a sinistra (1913 m) il sentiero M18 che, lungo la Gorgia della Maura, raggiunge la Pera de Fener. La mulattiera M11 prosegue nel pietroso vallone, lascia a sinistra, a 1950 m e 2103 m, le diramazioni per il diruto ricovero ex militare del Lombard, poi serpeggia sul pendio di detriti. A quota 2200 m stacca la traccia che porta al vicino Laghetto del Praiet (2297 m), e poco sopra, a 2306 m, il sentiero per una vecchia imposta di caccia nella Gorgia delle Vallette. Con gli ultimi tornanti la mulattiera M11 s’inoltra sul pietroso versante sinistro orografico della testata di valle, sale presso un ricovero ex militare e raggiunge lo spartiacque Gesso della Barra-Vésubie inciso dal Colle di Finestra (2471 m). Dal valico un sentiero scende al Santuario e Rifugio Madone de Fenestre in Valle Vésubie.
Poco prima del Rifugio Soria-Ellena, dalla carrareccia ex militare proveniente da S. Giacomo d’Entracque si stacca la mulattiera M11. Essa s’inoltra verso S nel Vallone del Praiet, dove dirama a sinistra (1913 m) il sentiero M18 che, lungo la Gorgia della Maura, raggiunge la Pera de Fener. La mulattiera M11 prosegue nel pietroso vallone, lascia a sinistra, a 1950 m e 2103 m, le diramazioni per il diruto ricovero ex militare del Lombard, poi serpeggia sul pendio di detriti. A quota 2200 m stacca la traccia che porta al vicino Laghetto del Praiet (2297 m), e poco sopra, a 2306 m, il sentiero per una vecchia imposta di caccia nella Gorgia delle Vallette. Con gli ultimi tornanti la mulattiera M11 s’inoltra sul pietroso versante sinistro orografico della testata di valle, sale presso un ricovero ex militare e raggiunge lo spartiacque Gesso della Barra-Vésubie inciso dal Colle di Finestra (2471 m). Dal valico un sentiero scende al Santuario e Rifugio Madone de Fenestre in Valle Vésubie.
M14 Gias del Vei del Bouc sottano – Colle del Vei del Bouc
Note tecniche:
Partenza: 1437 m, Arrivo: 2620 m, Dislivello: 1183 m, Sviluppo: 6720 m,Tavola: 30
All’estremità meridionale del Pra del Rasur, presso la sede del diruto Gias del Vei del Bouc sottano (1437 m) dove termina la carrareccia ex militare proveniente dalle Palazzine ex Reali di S. Giacomo d’Entracque (1250 m), partono due mulattiere. A destra la M13 per il Rifugio Pagarì. A sinistra la mulattiera M14 che, oltre un boschetto di faggi, inizia una lunga serie di tornanti, dapprima sulla destra orografica della Valle di Monte Colombo, poi avvicinandosi alla gola ove scende lo spumeggiante emissario del Lago del Vei del Bouc. Nella parte alta della gola la mulattiera M14 dirama a destra (2027 m) il tronco M14b che sale all’ex imposta di caccia della Cima del Tor (2416 m), quindi sbuca sull’aperta conca sede del Gias soprano (2056 m) e del Lago del Vei del Bouc (2042 m). Poco oltre il diruto gias, il sentiero M14 stacca a sinistra (c. 2100 m) il tronco M19 per il Passo di Monte Carbonè, poi si allunga diagonalmente verso levante a mezza costa sempre sulla destra orografica della valle raggiungendo, presso un piccolo ricovero ex militare, lo spartiacque Sabbione-Vei del Bouc, inciso dal colle omonimo (2620 m), punto d’arrivo dei sentieri M23 e M23b.
All’estremità meridionale del Pra del Rasur, presso la sede del diruto Gias del Vei del Bouc sottano (1437 m) dove termina la carrareccia ex militare proveniente dalle Palazzine ex Reali di S. Giacomo d’Entracque (1250 m), partono due mulattiere. A destra la M13 per il Rifugio Pagarì. A sinistra la mulattiera M14 che, oltre un boschetto di faggi, inizia una lunga serie di tornanti, dapprima sulla destra orografica della Valle di Monte Colombo, poi avvicinandosi alla gola ove scende lo spumeggiante emissario del Lago del Vei del Bouc. Nella parte alta della gola la mulattiera M14 dirama a destra (2027 m) il tronco M14b che sale all’ex imposta di caccia della Cima del Tor (2416 m), quindi sbuca sull’aperta conca sede del Gias soprano (2056 m) e del Lago del Vei del Bouc (2042 m). Poco oltre il diruto gias, il sentiero M14 stacca a sinistra (c. 2100 m) il tronco M19 per il Passo di Monte Carbonè, poi si allunga diagonalmente verso levante a mezza costa sempre sulla destra orografica della valle raggiungendo, presso un piccolo ricovero ex militare, lo spartiacque Sabbione-Vei del Bouc, inciso dal colle omonimo (2620 m), punto d’arrivo dei sentieri M23 e M23b.
M20 Vallone di Moncolomb (Bivio M13) – Bivacco Moncalieri
Note tecniche:
Partenza: 1550 m, Arrivo: 2710 m c. Dislivello: 1160 m, Sviluppo: 4030 m, Tavola: 30, Punto d’appoggio: bivacco Moncalieri, 2710 m c.
Dal bivio a 1550 m circa (a monte del Gias Colombo) della mulattiera M13, che dal Gias del Vei del Bouc sottano sale al Rifugio Pagarì, presso un grande masso inizia, a destra, il sentiero M20. Il sentiero si avvicina al Rio di Pantacreus, poi piega a NO lungo la boscosa sinistra orografica della Valle di Monte Colombo e raggiunge il diruto Gias di Pantacreus (1862 m). Quindi ritorna presso la forra di Pantacreus, s’inerpica sulla sinistra orografica, poi, guadato il piccolo corso d’acqua, salefino alla base della bastionata rocciosa incisa dalla cascata del Ghiacciaio della Maledia (c. 2290 m). Di qui il sentiero M20 piega verso destra superando diagonalmente la bastionata rocciosa, raggiunge un avvallamento poi, a quota c. 2370 m, stacca a sinistra la traccia per il Rifugio Federici-Marchesini (Pagarì). Il sentiero sale quindi lungo una china, poi volge ancora a destra su un dosso, al cui termine s’inoltra nella conca sede del Lago Bianco del Gelàs (2523 m). Contornato il lago il sentiero prosegue verso ponente alla base della morena frontale del Ghiacciaio NE del Gelàs (o del Lago Bianco) fino nei pressi della cresta a N della Cima Chafrion, incisa dal Passaggio dei Ghiacciai, alla cui base si trova il piccolo Bivacco Moncalieri (c. 2710 m).
Dal bivio a 1550 m circa (a monte del Gias Colombo) della mulattiera M13, che dal Gias del Vei del Bouc sottano sale al Rifugio Pagarì, presso un grande masso inizia, a destra, il sentiero M20. Il sentiero si avvicina al Rio di Pantacreus, poi piega a NO lungo la boscosa sinistra orografica della Valle di Monte Colombo e raggiunge il diruto Gias di Pantacreus (1862 m). Quindi ritorna presso la forra di Pantacreus, s’inerpica sulla sinistra orografica, poi, guadato il piccolo corso d’acqua, salefino alla base della bastionata rocciosa incisa dalla cascata del Ghiacciaio della Maledia (c. 2290 m). Di qui il sentiero M20 piega verso destra superando diagonalmente la bastionata rocciosa, raggiunge un avvallamento poi, a quota c. 2370 m, stacca a sinistra la traccia per il Rifugio Federici-Marchesini (Pagarì). Il sentiero sale quindi lungo una china, poi volge ancora a destra su un dosso, al cui termine s’inoltra nella conca sede del Lago Bianco del Gelàs (2523 m). Contornato il lago il sentiero prosegue verso ponente alla base della morena frontale del Ghiacciaio NE del Gelàs (o del Lago Bianco) fino nei pressi della cresta a N della Cima Chafrion, incisa dal Passaggio dei Ghiacciai, alla cui base si trova il piccolo Bivacco Moncalieri (c. 2710 m).
M23 Lago della Vacca (Bivio M5) – Colle del Vei del Bouc
Note tecniche:
Partenza: 2260 m, Arrivo: 2620 m, Dislivello: 360 m, Sviluppo: 1828 m,Tavola: 31
Presso la sponda orientale del Lago della Vacca (2260 m), dalla mulattiera M5 proveniente dal Gias sottano della Valera, si stacca il tronco M23 che s’inerpica tortuoso verso NO sulla sinistra orografica a ponente del lago. Il sentiero supera alcuni gradoni rocciosi avvicinandosi al crinale del promontorio che separa il valloncello del Lago della Vacca dal Lago Grande, poi, nella parte elevata, sale verso SO il tratto terminale; qui incrocia il sentiero M23b proveniente dal Colle SO del Sabbione, quindi sbuca sullo spartiacque Sabbione-Vei del Bouc inciso dal colle omonimo (2620 m), punto d’arrivo del sentiero M14.
Presso la sponda orientale del Lago della Vacca (2260 m), dalla mulattiera M5 proveniente dal Gias sottano della Valera, si stacca il tronco M23 che s’inerpica tortuoso verso NO sulla sinistra orografica a ponente del lago. Il sentiero supera alcuni gradoni rocciosi avvicinandosi al crinale del promontorio che separa il valloncello del Lago della Vacca dal Lago Grande, poi, nella parte elevata, sale verso SO il tratto terminale; qui incrocia il sentiero M23b proveniente dal Colle SO del Sabbione, quindi sbuca sullo spartiacque Sabbione-Vei del Bouc inciso dal colle omonimo (2620 m), punto d’arrivo del sentiero M14.
N25 Rifugio Dante Livio Bianco (Bivio N4) – Lago Soprano della Sella – Colle della Valletta (o della Sella)
Note tecniche:
Partenza: 1882 m, Arrivo: 2488 m, Dislivello: 606 m, Sviluppo: 3670 m, Tavola: 19, Punto d’appoggio: rifugio Dante Livio, Bianco 1890 m, (tel. 0171-97328)
In corrispondenza dell’emissario del Lago Sottano della Sella (1882 m), dalla mulattiera N4 proveniente da Sant’Anna di Valdieri si stacca il tronco N25, che continua sulla sinistra orografica della valle elevandosi a N del lago. Dopo una prima serie di tornanti, il sentiero passa a monte del Lago Mediano (2016 m), poi raggiunge un ripiano pascolivo sede di antico gias (2121 m). Con una nuova serie di lunghi tornanti, la mulattiera affronta una ripida bastionata di rocce levigate e, in prossimità dell’emissario dal Lago Soprano, a 2271 m, stacca a sinistra il sentiero N 17 per il Colle di Valmiana, quindi, con altri tornantini verso levante, sbuca nella conca sede del Lago Soprano della Sella (2329 m). Costeggiato il breve lato settentrionale del lago, il sentiero piega a N lungo la valletta superiore nella quale si trovano ancora minuscoli specchi d’acqua; poi, volgendo gradatamente verso sinistra per pendii pietrosi, va a raggiungere l’ampia insellatura del crinale Gesso-Stura dove si apre il Colle della Valletta o della Sella (2488 m). Sul valico il sentiero si biforca: a destra il ramo P7 scende ad Aisone; a sinistra il P58 sale al Colle Est della Paur.
In corrispondenza dell’emissario del Lago Sottano della Sella (1882 m), dalla mulattiera N4 proveniente da Sant’Anna di Valdieri si stacca il tronco N25, che continua sulla sinistra orografica della valle elevandosi a N del lago. Dopo una prima serie di tornanti, il sentiero passa a monte del Lago Mediano (2016 m), poi raggiunge un ripiano pascolivo sede di antico gias (2121 m). Con una nuova serie di lunghi tornanti, la mulattiera affronta una ripida bastionata di rocce levigate e, in prossimità dell’emissario dal Lago Soprano, a 2271 m, stacca a sinistra il sentiero N 17 per il Colle di Valmiana, quindi, con altri tornantini verso levante, sbuca nella conca sede del Lago Soprano della Sella (2329 m). Costeggiato il breve lato settentrionale del lago, il sentiero piega a N lungo la valletta superiore nella quale si trovano ancora minuscoli specchi d’acqua; poi, volgendo gradatamente verso sinistra per pendii pietrosi, va a raggiungere l’ampia insellatura del crinale Gesso-Stura dove si apre il Colle della Valletta o della Sella (2488 m). Sul valico il sentiero si biforca: a destra il ramo P7 scende ad Aisone; a sinistra il P58 sale al Colle Est della Paur.
N28 Rifugio Genova-Figari – Passo della Rovina
Note tecniche:
Partenza: 2010 m, Arrivo: 2724 m, Dislivello: 714 m,Sviluppo: 2589 m,Tavola: 22, Punto d’appoggio: rifugio Genova-Figari, 2010 m,(tel. 0171-978138)
Nota: la parte superiore del percorso, in caso di innevamento,richiede adeguata attrezzatura alpinistica (piccozza, ramponi).
Nota: la parte superiore del percorso, in caso di innevamento,richiede adeguata attrezzatura alpinistica (piccozza, ramponi).
Dal Rifugio Genova-Figari (2010 m) inizia il sentiero N28, che contorna la sponda occidentale il Lago Bròcan (2000 m), passa oltre il piccolo corso d’acqua detto Rio del Bàus, quindi si allunga verso S e, a quota c. 2150 m, stacca a destra una traccia che sale al Colle Bròcan. Poco più avanti il sentiero N28 oltrepassa il Rio Bròcan (c. 2170 m) e serpeggia fino alle vistose cordonate moreniche alla testata del Vallone di Bròcan e alla base del Càire dell’Agnel dove, a quota c. 2500 m, si perde fra gli sfasciumi. Solo nella parte alta del marcato canalone che scende a destra riappaiono, sulla sinistra orografica, tracce del vecchio sentiero che sale alla base dello sperone roccioso a N del Càire dell’Agnel, lo contorna verso O, poi, con breve percorso verso S raggiunge il diruto ricovero ex militare a ridosso dello spartiacque Rovina – Boréon inciso dal Passo della Rovina (2724 m).
M4 Vallone Grande (Trinità di Entracque) – Colle della Garbella
Note tecniche:
Partenza: 1300 m c., Arrivo: 2151 m, Dislivello: 850 m c, Sviluppo: 3062 m,Itinerario principale:GTA, Sentiero Italia, Tavola: 32, Punto d’appoggio: posto tappa GTA di Trinità di Entracque 1096 m, (tel. 0171-978388)
Al termine della stradina che da Trinità di Entracque (1096 m) s’inoltra nel Vallone Grande, a c. 1300 m di quota, inizia il sentiero M4 (GTA), che in breve si porta presso il corso d’acqua sul fondo del vallone. Il sentiero supera dapprima una strettoia sulla sinistra orografica inoltrandosi nella fitta faggeta, poi, verso sinistra, un salto roccioso e si porta alla base della barra di rocce che scende verso NE dal Càire Porcera. Il sentiero M4 sorpassa la barra rocciosa da sinistra verso destra, poi con lunghi traversoni nell’ontaneto, sale l’avvallamento superiore e, per la china terminale, raggiunge il Colle della Cima Porcera (1802 m). Dal colletto il sentiero piega verso SE a mezza costa sulle ripide chine occidentali del Monte Pianard, oltrepassa alcuni costoloni e avvallamenti e raggiunge la lunga 71 Costa di Pianard tra le valli Gesso e Vermenagna, dove si apre il Colle della Garbella (2151 m), punto d’arrivo del sentiero L6 proveniente da Palanfrè di Vernante.
Al termine della stradina che da Trinità di Entracque (1096 m) s’inoltra nel Vallone Grande, a c. 1300 m di quota, inizia il sentiero M4 (GTA), che in breve si porta presso il corso d’acqua sul fondo del vallone. Il sentiero supera dapprima una strettoia sulla sinistra orografica inoltrandosi nella fitta faggeta, poi, verso sinistra, un salto roccioso e si porta alla base della barra di rocce che scende verso NE dal Càire Porcera. Il sentiero M4 sorpassa la barra rocciosa da sinistra verso destra, poi con lunghi traversoni nell’ontaneto, sale l’avvallamento superiore e, per la china terminale, raggiunge il Colle della Cima Porcera (1802 m). Dal colletto il sentiero piega verso SE a mezza costa sulle ripide chine occidentali del Monte Pianard, oltrepassa alcuni costoloni e avvallamenti e raggiunge la lunga 71 Costa di Pianard tra le valli Gesso e Vermenagna, dove si apre il Colle della Garbella (2151 m), punto d’arrivo del sentiero L6 proveniente da Palanfrè di Vernante.
M9 Diga del Chiotàs (Bivio M8) – Colle del Chiapous
Note tecniche:
Partenza: 1980 m, Arrivo: 2526 m, Dislivello: 546 m, Sviluppo: 3969 m, Itinerario principale: GTA, Sentiero Italia, Via Alpina, Tavola: 22, Punto d’appoggio: rifugio Genova-Figari, 2010 m, (tel. 0171-978138) Dal bivio M8 per il Rifugio Genova-Figari, a 1950 m, la strada di servizio ENEL sale a sottopassare il canale sfioratore del Bacino del Chiotàs e raggiunge l’omonima grande diga dove, all’estremità settentrionale del suo coronamento (1980 m) inizia la mulattiera che s’inoltra nella Valle del Chiapous. Con una serie di tornanti, la mulattiera M9 guadagna quota sull’aperta valle, dapprima sulla sinistra orografica, poi, presso i 2350 m passa sul versante destro lungo pendii detritici e pietrame. Presso il circo terminale, la mulattiera dirama a sinistra dapprima il sentierino che sale al Passaggio del Porco poi la traccia per il Passaggio del Chiapous, infine, con percorso in lenta salita raggiunge il crinale Rovina-Gesso della Valletta, dove, presso i ruderi di un ricovero ex militare si apre il Colle del Chiapous (2526 m), punto d’arrivo della mulattiera N8 proveniente dal Rifugio Morelli-Buzzi e dalle Terme di Valdieri.
M12 Gias del Rasur – Gias della Pera
Note tecniche
Partenza: 1412 m, Arrivo: 1685 m, Dislivello: 273 m, Sviluppo: 1914 m,Tavola: 28
Presso l’abbandonato Gias del Rasur (1412 m), dalla carrozzabile che dalle Palazzine ex Reali di S. Giacomo d’Entracque (1250 m) sale al Pra del Rasur (Valle di Monte Colombo), inizia a sinistra il sentiero M12, che s’inerpica verso levante su grandi salti di roccia inoltrandosi quindi sulla sinistra orografica della Valle di Frassinetto. Dopo una serie di tornanti il sentiero M12 raggiunge l’enorme masso isolato ove sorgeva il Gias della Pera (1685 m). A monte del gias il sentiero che sale al Passo Frassinetto non è più praticabile.
Presso l’abbandonato Gias del Rasur (1412 m), dalla carrozzabile che dalle Palazzine ex Reali di S. Giacomo d’Entracque (1250 m) sale al Pra del Rasur (Valle di Monte Colombo), inizia a sinistra il sentiero M12, che s’inerpica verso levante su grandi salti di roccia inoltrandosi quindi sulla sinistra orografica della Valle di Frassinetto. Dopo una serie di tornanti il sentiero M12 raggiunge l’enorme masso isolato ove sorgeva il Gias della Pera (1685 m). A monte del gias il sentiero che sale al Passo Frassinetto non è più praticabile.
M18 Vallone del Praiet (Bivio M11) – Pera de Fener
Note tecniche
Partenza: 1913 m, Arrivo: 2698 m, Dislivello: 785 m, Sviluppo: 3847 m, Tavola: 29, Punto d’appoggio: rifugio Ellena-Soria, 1840 m,(tel. 0171-978382)
Dal bivio a 1913 m della mulattiera M11 che dal Rifugio Ellena-Soria sale al Colle di Finestra, si stacca a sinistra il sentiero M18. Esso sale verso NE con alcuni tornanti sulla destra orografica del Vallone del Praiet, quindi s’inoltra nella Gorgia della Maura nelle vicinanze di una presa d’acqua. Da questo punto il sentiero serpeggia nell’avvallamento superiore dove, a quota 2440 m, dirama a
destra il tronco per la Forcella Roccati. Il sentiero M18 svolta a sinistra (levante) e, oltre una bastionata rocciosa, raggiunge la base occidentale della morena frontale del Ghiacciaio Nord del Gelàs (o della Siula) dove, presso un grande masso isolato, alcuni resti ricordano la vecchia imposta di caccia Pera de Fener (2698 m).
Partenza: 1913 m, Arrivo: 2698 m, Dislivello: 785 m, Sviluppo: 3847 m, Tavola: 29, Punto d’appoggio: rifugio Ellena-Soria, 1840 m,(tel. 0171-978382)
Dal bivio a 1913 m della mulattiera M11 che dal Rifugio Ellena-Soria sale al Colle di Finestra, si stacca a sinistra il sentiero M18. Esso sale verso NE con alcuni tornanti sulla destra orografica del Vallone del Praiet, quindi s’inoltra nella Gorgia della Maura nelle vicinanze di una presa d’acqua. Da questo punto il sentiero serpeggia nell’avvallamento superiore dove, a quota 2440 m, dirama a
destra il tronco per la Forcella Roccati. Il sentiero M18 svolta a sinistra (levante) e, oltre una bastionata rocciosa, raggiunge la base occidentale della morena frontale del Ghiacciaio Nord del Gelàs (o della Siula) dove, presso un grande masso isolato, alcuni resti ricordano la vecchia imposta di caccia Pera de Fener (2698 m).
M21 Rifugio Pagarì – Passo soprano del Muraion
Note tecniche
Partenza: 2620 m c. Arrivo: 2430 m c. Dislivello: –150 m c. Sviluppo: 948 m, Tavola: 30, Puntod’appoggio: rifugio Pagarì 2627 m, (tel. 0171-978398)
oco prima del Rifugio Pagarì (Federici-Marchesini, 2627 m), dalla mulattiera M13 proveniente dal Gias del Vei del Bouc sottano, si stacca il sentiero M21. Esso oltrepassa il piccolo corso d’acqua proveniente dal Ghiacciaio di Pagarì, scavalca ilcostoloneleggermente a monte della quota 2604 m e scende con qualche serpentina sull’aperta china detritica a NE del Caìre Muraion. Il sentiero si allunga in percorso semicircolare sull’alta conca detritica alla base del residuo del Ghiacciaio del Muraion, poi, dopo breve risalita raggiunge il Passo soprano del Muraion (c. 2430 m) a ridosso del rossastro Torrione omonimo. Il sentiero divalla sul versante opposto per continuare come esile traccia segnalata fino ai Laghi Bianchi del Gelàs e al Bivacco Moncalieri.
Partenza: 2620 m c. Arrivo: 2430 m c. Dislivello: –150 m c. Sviluppo: 948 m, Tavola: 30, Puntod’appoggio: rifugio Pagarì 2627 m, (tel. 0171-978398)
oco prima del Rifugio Pagarì (Federici-Marchesini, 2627 m), dalla mulattiera M13 proveniente dal Gias del Vei del Bouc sottano, si stacca il sentiero M21. Esso oltrepassa il piccolo corso d’acqua proveniente dal Ghiacciaio di Pagarì, scavalca ilcostoloneleggermente a monte della quota 2604 m e scende con qualche serpentina sull’aperta china detritica a NE del Caìre Muraion. Il sentiero si allunga in percorso semicircolare sull’alta conca detritica alla base del residuo del Ghiacciaio del Muraion, poi, dopo breve risalita raggiunge il Passo soprano del Muraion (c. 2430 m) a ridosso del rossastro Torrione omonimo. Il sentiero divalla sul versante opposto per continuare come esile traccia segnalata fino ai Laghi Bianchi del Gelàs e al Bivacco Moncalieri.
N26 Piano della Casa del Re (Bivio N15) – Bivacco Guiglia
Note tecniche:
Partenza: 1904 m, Arrivo: 2420 m c., Dislivello: 516 m, Sviluppo: 3994 m, Tavola: 21, Punto d’appoggio: bivacco Guiglia 2420 m c.
Dalla mulattiera N15 che dal Piano della Casa del Re sale al Colle di Ciriegia, a quota 1904 m, si stacca il sentiero N26, che incide la boscosa sinistra orografica della Valle Gesso della Valletta entrando quindi nella radura sede del diruto Gias Sottano della Losa (2042 m). Poco sopra, presso i 2080 m il sentiero N26 incrocia la mulattiera (proveniente anch’essa dal tronco N15 con partenza a quota 1950 m) che si allunga verso NO, passa a monte dei ruderi del Gias Soprano della Losa (2138 m) e, poco oltre, si biforca. Il tronco N26b raggiunge direttamente verso ponente il Lago Soprano di Fremamorta (2371 m); il tronco N26 prosegue invece verso NO e in breve sbuca sul colletto presso il Lago Mediano di Fremamorta (2380 m), dove s’innesta sulla carrareccia ex militare proveniente dal Colletto di Valasco. Verso sinistra (S) la carrareccia N16 quasi subito stacca a sinistra il sentierino che sale al vicino Bivacco Jacques Guiglia (c. 2420 m)
Dalla mulattiera N15 che dal Piano della Casa del Re sale al Colle di Ciriegia, a quota 1904 m, si stacca il sentiero N26, che incide la boscosa sinistra orografica della Valle Gesso della Valletta entrando quindi nella radura sede del diruto Gias Sottano della Losa (2042 m). Poco sopra, presso i 2080 m il sentiero N26 incrocia la mulattiera (proveniente anch’essa dal tronco N15 con partenza a quota 1950 m) che si allunga verso NO, passa a monte dei ruderi del Gias Soprano della Losa (2138 m) e, poco oltre, si biforca. Il tronco N26b raggiunge direttamente verso ponente il Lago Soprano di Fremamorta (2371 m); il tronco N26 prosegue invece verso NO e in breve sbuca sul colletto presso il Lago Mediano di Fremamorta (2380 m), dove s’innesta sulla carrareccia ex militare proveniente dal Colletto di Valasco. Verso sinistra (S) la carrareccia N16 quasi subito stacca a sinistra il sentierino che sale al vicino Bivacco Jacques Guiglia (c. 2420 m)
N29 Tetti Virotta (Roaschia)– Colla del Monte Balur
Note tecniche
Partenza: 1027 m, Arrivo: 1780 m c., Dislivello: 753 m, Sviluppo: 2937 m,Tavola: 27
All’altezza dei Tetti Virotta, dalla carrareccia proveniente da Roaschia, presso quota 1027 m, inizia il sentiero N30, che sale verso ponente serpeggiando nella faggeta sulla sinistra orografica della Valle della Freida. Poi si allunga verso meridione avvicinandosi al fondo della valle e raggiunge in una radura il Gias di Fontana Fredda (c. 1590 m). Il sentiero prosegue con qualche tornante, poi piega a levante, quindi si porta sul crinale Freida-Ciapusa, dove si apre la sella erbosa detta Colla del Balur (c. 1780 m) presso la quale si trova una piccola capanna.
All’altezza dei Tetti Virotta, dalla carrareccia proveniente da Roaschia, presso quota 1027 m, inizia il sentiero N30, che sale verso ponente serpeggiando nella faggeta sulla sinistra orografica della Valle della Freida. Poi si allunga verso meridione avvicinandosi al fondo della valle e raggiunge in una radura il Gias di Fontana Fredda (c. 1590 m). Il sentiero prosegue con qualche tornante, poi piega a levante, quindi si porta sul crinale Freida-Ciapusa, dove si apre la sella erbosa detta Colla del Balur (c. 1780 m) presso la quale si trova una piccola capanna.
M5 Gias sottano della Valera – Colle del SO Sabbione
Note tecniche
Partenza: 1517 m, Arrivo: 2328 m, Dislivello: 811 m, Sviluppo: 6566 m,Tavola: 31, Punto d’appoggio: posto tappa GTA di Trinità di Entracque 1096 m, (tel. 0171-978388).
Dal Gias sottano della Valera (1517 m), al termine della carrareccia proveniente da Trinità di Entracque, prosegue il sentiero M5 che si allunga sulla destra orografica della Valle del Sabbione costeggiandone il corso d’acqua. Presso i 1580 m il sentiero oltrepassa il rio (passerella). Qui stacca la diramazione M24 che, mantenendosi sul versante destro orografico del vallone, ne taglia i ripidi fianchi (percorso provvisorio) per poi guadagnare il valico del Passo della Mena (Colle Frisson) sullo spartiacque Gesso-Vermenagna. Il sentiero M5 si allontana gradatamente dal fondovalle sull’opposto versante, verso meridione. Oltre il Gias dell’Adreit (1642 m) volge a SO per buon tratto, poi, verso destra, supera serpeggiando un dossone morenico. Nella parte sommitale il sentiero attraversa una ripida e selvaggia valletta franosa, oltre la quale percorre la conca superiore tra alcune pozze d’acqua leggermente a valle del Gias della Culatta (1896 m). Dopo breve discesa sul fondovalle e attraversato il corso d’acqua (c. 1870 m), il sentiero M5 riprende a salire verso meridione con numerosi tornanti poi, a quota 2158 m, si biforca. A sinistra il tronco M5b sale ripido al Colle NE del Sabbione (2308 m) sullo spartiacque principale. La mulattiera M5 prosegue invece verso destra (SO) fin presso l’emissario del Lago della Vacca (2260 m), dove stacca sulla destra il sentiero M23 che porta al Colle del Vei del Bouc, poi, verso sinistra, passa presso un piccolo ricovero ex militare dal quale supera a tornantini la china terminale fin sullo spartiacque GessoRoya, dove si apre il Colle SO del Sabbione (2328 m).
Dal Gias sottano della Valera (1517 m), al termine della carrareccia proveniente da Trinità di Entracque, prosegue il sentiero M5 che si allunga sulla destra orografica della Valle del Sabbione costeggiandone il corso d’acqua. Presso i 1580 m il sentiero oltrepassa il rio (passerella). Qui stacca la diramazione M24 che, mantenendosi sul versante destro orografico del vallone, ne taglia i ripidi fianchi (percorso provvisorio) per poi guadagnare il valico del Passo della Mena (Colle Frisson) sullo spartiacque Gesso-Vermenagna. Il sentiero M5 si allontana gradatamente dal fondovalle sull’opposto versante, verso meridione. Oltre il Gias dell’Adreit (1642 m) volge a SO per buon tratto, poi, verso destra, supera serpeggiando un dossone morenico. Nella parte sommitale il sentiero attraversa una ripida e selvaggia valletta franosa, oltre la quale percorre la conca superiore tra alcune pozze d’acqua leggermente a valle del Gias della Culatta (1896 m). Dopo breve discesa sul fondovalle e attraversato il corso d’acqua (c. 1870 m), il sentiero M5 riprende a salire verso meridione con numerosi tornanti poi, a quota 2158 m, si biforca. A sinistra il tronco M5b sale ripido al Colle NE del Sabbione (2308 m) sullo spartiacque principale. La mulattiera M5 prosegue invece verso destra (SO) fin presso l’emissario del Lago della Vacca (2260 m), dove stacca sulla destra il sentiero M23 che porta al Colle del Vei del Bouc, poi, verso sinistra, passa presso un piccolo ricovero ex militare dal quale supera a tornantini la china terminale fin sullo spartiacque GessoRoya, dove si apre il Colle SO del Sabbione (2328 m).
M10 Rifugio Ellena-Soria – Colle di Fenestrelle – Rifugio Genova-Figari
Note tecniche
Partenza: 1790 m, Arrivo: 2010 m, Dislivello: 673 m,Sviluppo: 6408 m,Itinerario principale: GTA, Sentiero Italia, Via Alpina, Tavola: 29, Punto d’appoggio: rifugio Ellena-Soria, 1840 m,
(tel. 0171-978382); rifugio Genova-Figari, 2010 m (tel. 0171-978138)
All’inizio del Piano del Praiet (1790 m), dalla carrareccia ex militare che da S. Giacomo di Entracque porta al rifugio Ellena-Soria, si stacca a destra la mulattiera M10, che sale verso NO, passa presso il diruto Gias Alvé (1840 m) e s’inerpica con numerosi tornanti sulla sinistra orografica del Vallone di Fenestrelle. La mulattiera raggiunge i ruderi del Gias Balmetta (2157 m) poi, lascia a destra la traccia per il Gias Confurci (2281 m). Di qui supera la parte sommitale del vallone, sfiora un laghetto (c. 2410 m), un diruto ricovero ex militare e raggiunge lo spartiacque Gesso della Barra-Rovina dove si apre il Colle di Fenestrelle (2463 m). Dal valico il sentiero M10, oltre alcune pozze d’acqua, scende verso N sul versante della Rovina (Bacino del Chiotàs) con tortuoso percorso, poi, dopo breve risalita si porta sulle chine occidentali della Punta Ciamberline; di qui continua con percorso semicircolare, la discesa fino a collegarsi, a quota c. 2000 m, alla carrareccia (M8) che, oltre il bacino del Chiotàs raggiunge in breve il Rifugio Genova-Figari (2010 m) sulla sponda del Lago Bròcan.
All’inizio del Piano del Praiet (1790 m), dalla carrareccia ex militare che da S. Giacomo di Entracque porta al rifugio Ellena-Soria, si stacca a destra la mulattiera M10, che sale verso NO, passa presso il diruto Gias Alvé (1840 m) e s’inerpica con numerosi tornanti sulla sinistra orografica del Vallone di Fenestrelle. La mulattiera raggiunge i ruderi del Gias Balmetta (2157 m) poi, lascia a destra la traccia per il Gias Confurci (2281 m). Di qui supera la parte sommitale del vallone, sfiora un laghetto (c. 2410 m), un diruto ricovero ex militare e raggiunge lo spartiacque Gesso della Barra-Rovina dove si apre il Colle di Fenestrelle (2463 m). Dal valico il sentiero M10, oltre alcune pozze d’acqua, scende verso N sul versante della Rovina (Bacino del Chiotàs) con tortuoso percorso, poi, dopo breve risalita si porta sulle chine occidentali della Punta Ciamberline; di qui continua con percorso semicircolare, la discesa fino a collegarsi, a quota c. 2000 m, alla carrareccia (M8) che, oltre il bacino del Chiotàs raggiunge in breve il Rifugio Genova-Figari (2010 m) sulla sponda del Lago Bròcan.
M13 Gias del Vei del Bouc sottano – Rifugio Pagarì
Note tecniche
Partenza: 1437 m, Arrivo: 2627 m, Dislivello: 1190 m, Sviluppo: 7611 m, Tavola: 30, Punto d’appoggio: rifugio Pagarì 2627 m,(tel. 0171-978398)
All’estremità meridionale del Pra del Rasur, presso il diruto Gias del Vei del Bouc sottano (1437 m), al termine della carrareccia proveniente dalle Palazzine ex Reali di S. Giacomo d’Entracque (1250 m), si dipartono due mulattiere. A sinistra la M14 per il Colle del Vei del Bouc. A destra la M13, che invece costeggia, poi attraversa il corso d’acqua sul fondovalle (passerella), tocca il Gias Colombo (1444 m) e si allunga in moderata salita sulla sinistra orografica della valle. Presso i 1550 m la mulattiera M13 dirama il sentiero M20 per il Bivacco Moncalieri, supera le acque del Rio Pantacreus e raggiunge il pianoro dove sorgeva il Gias Peirabroc. Qui, mentre il tronco M13b prosegue sul fondo della Valle del Muraion (fino a 1750 m c.), la mulattiera M13 svolta a ponente, aggira in salita levigati salti rocciosi e, con alcuni tornanti nell’ontaneto, raggiunge i ruderi del Gias sottano del Muraion (1843 m); di qui s’inerpica sul sovrastante Passo sottano del Muraion (2050 m). Poco oltre la mulattiera passa presso l’abbandonato Gias soprano del Muraion (2090 m), quindi si avvicina al franoso canalone sottostante la morena frontale del Ghiacciaio di Peirabroc dove dirama a sinistra (c. 2280 m) la traccia M13c che porta al Lago Bianco dell’Agnel (2292 m); dopo una lunga serie di tornanti sul pendio arido e sassoso, stacca a destra il sentiero per il Bivacco Moncalieri e, oltre un grande segnale di pietre, sbuca nella pietrosa conca terminale sede del ridotto Ghiacciaio di Pagarì, al cui inizio sorge il Rifugio Pagarì (Federici-Marchesini, 2627 m).
All’estremità meridionale del Pra del Rasur, presso il diruto Gias del Vei del Bouc sottano (1437 m), al termine della carrareccia proveniente dalle Palazzine ex Reali di S. Giacomo d’Entracque (1250 m), si dipartono due mulattiere. A sinistra la M14 per il Colle del Vei del Bouc. A destra la M13, che invece costeggia, poi attraversa il corso d’acqua sul fondovalle (passerella), tocca il Gias Colombo (1444 m) e si allunga in moderata salita sulla sinistra orografica della valle. Presso i 1550 m la mulattiera M13 dirama il sentiero M20 per il Bivacco Moncalieri, supera le acque del Rio Pantacreus e raggiunge il pianoro dove sorgeva il Gias Peirabroc. Qui, mentre il tronco M13b prosegue sul fondo della Valle del Muraion (fino a 1750 m c.), la mulattiera M13 svolta a ponente, aggira in salita levigati salti rocciosi e, con alcuni tornanti nell’ontaneto, raggiunge i ruderi del Gias sottano del Muraion (1843 m); di qui s’inerpica sul sovrastante Passo sottano del Muraion (2050 m). Poco oltre la mulattiera passa presso l’abbandonato Gias soprano del Muraion (2090 m), quindi si avvicina al franoso canalone sottostante la morena frontale del Ghiacciaio di Peirabroc dove dirama a sinistra (c. 2280 m) la traccia M13c che porta al Lago Bianco dell’Agnel (2292 m); dopo una lunga serie di tornanti sul pendio arido e sassoso, stacca a destra il sentiero per il Bivacco Moncalieri e, oltre un grande segnale di pietre, sbuca nella pietrosa conca terminale sede del ridotto Ghiacciaio di Pagarì, al cui inizio sorge il Rifugio Pagarì (Federici-Marchesini, 2627 m).
M19 Gias soprano del Vei del Bouc – Passo di Monte Carbonè
Note tecniche
Partenza: 2100 m c. Arrivo: 2730 m c. Dislivello: 630 m, Sviluppo: 3396 m, Tavola: 30
Dal bivio a circa 2100 m, dal sentiero M14 che dal Gias del Vei del Bouc sale al colle omonimo, si stacca a sinistra il tronco M19 che serpeggia verso NE alle spalle del gias e si porta su un colletto panoramico (c. 2555 m) che incide un costone caratterizzato da un notevole torrione roccioso. Dal colletto il sentiero attraversa un avvallamento di pietrame con pozzo d’acqua (c. 2585 m), quindi s’inerpica ripido su un secondo costone oltre il quale passa a monte (levante) del Lago della Roccia (2440 m). Proseguendo verso N il sentiero raggiunge in breve lo spartiacque Colomb-Bousset, inciso dal Passo di Monte Carbonè (c. 2730 m). Una traccia di sentiero scende verso il sottostante Lago Carbonè (2569 m)
Dal bivio a circa 2100 m, dal sentiero M14 che dal Gias del Vei del Bouc sale al colle omonimo, si stacca a sinistra il tronco M19 che serpeggia verso NE alle spalle del gias e si porta su un colletto panoramico (c. 2555 m) che incide un costone caratterizzato da un notevole torrione roccioso. Dal colletto il sentiero attraversa un avvallamento di pietrame con pozzo d’acqua (c. 2585 m), quindi s’inerpica ripido su un secondo costone oltre il quale passa a monte (levante) del Lago della Roccia (2440 m). Proseguendo verso N il sentiero raggiunge in breve lo spartiacque Colomb-Bousset, inciso dal Passo di Monte Carbonè (c. 2730 m). Una traccia di sentiero scende verso il sottostante Lago Carbonè (2569 m)
M22 Trinità di Entracque – San Giacomo di Entracque
Note tecniche
Partenza: 1096 m, Arrivo: 1226 m, Dislivello: 680 m c. Sviluppo: 11.095 m, Itinerario principale: GTA, Sentiero Italia, Tavola: 28
Da Trinità di Entracque (1096 m), il sentiero, attraverso il Torrente Rousset, s’inoltra lungamente verso NO nella boscosa Serriera dei Castagni. Raggiunti i casolari di Tetti Arietta (1089 m) in Regione Esterate, il sentiero inverte il senso di marcia verso SO e sale a scavalcare il crinale Rousset-Gesso presso il Caìre della Truccia (1542 m). Il sentiero scende quindi tortuoso presso la confluenza Gesso della Barra-Rovine per poi voltaredecisamente verso S sul fondovalle (destra orografica) dove si allunga lungo il corso del torrentefino a raggiungere i casolari di S. Giacomo di Entracque (1226 m).
Da Trinità di Entracque (1096 m), il sentiero, attraverso il Torrente Rousset, s’inoltra lungamente verso NO nella boscosa Serriera dei Castagni. Raggiunti i casolari di Tetti Arietta (1089 m) in Regione Esterate, il sentiero inverte il senso di marcia verso SO e sale a scavalcare il crinale Rousset-Gesso presso il Caìre della Truccia (1542 m). Il sentiero scende quindi tortuoso presso la confluenza Gesso della Barra-Rovine per poi voltaredecisamente verso S sul fondovalle (destra orografica) dove si allunga lungo il corso del torrentefino a raggiungere i casolari di S. Giacomo di Entracque (1226 m).
M24 Bivio M5 – Passo della Mena
Note tecniche
Partenza: 1600 m c.
Arrivo: 2102 m
Dislivello: 500 m c.
Sviluppo: 2396 m c.
Tavola: 31
Dal bivio M5 nei pressi del Gias dell’Adreit il sentiero M24 volge dapprima verso S sulla destra orografica del Vallone del Sabbione (percorso provvisorio), poi a quota 1850 m c. confluisce in 80 esso la diramazione M5c proveniente dal Gias della Culatta. Il sentiero M5 volge a NE e serpeggiando raggiunge il crinale Sabbione - Alberghi dove si apre il Colle Frisson o Passo della Mena (2102 m).
Arrivo: 2102 m
Dislivello: 500 m c.
Sviluppo: 2396 m c.
Tavola: 31
Dal bivio M5 nei pressi del Gias dell’Adreit il sentiero M24 volge dapprima verso S sulla destra orografica del Vallone del Sabbione (percorso provvisorio), poi a quota 1850 m c. confluisce in 80 esso la diramazione M5c proveniente dal Gias della Culatta. Il sentiero M5 volge a NE e serpeggiando raggiunge il crinale Sabbione - Alberghi dove si apre il Colle Frisson o Passo della Mena (2102 m).