La Valle Po
Descrizione sulla valle PO
La Valle Po è dominata dalla mole del Monte Viso (3841 m), detto familiarmente Monviso. Al suo imbocco si eleva il piccolo massiccio del Monte Bracco. Può essere annoverata tra le più brevi delle
valli alpine occidentali: dallo spartiacque principale alla Pianura Padana il suo sviluppo non supera i 30 km. Al Pian del Re, a 2020 m di quota, vengono convenzionalmente collocate le sorgenti del fiume Po, che in realtà origina dai soprastanti laghi ai piedi del Monte Viso. Quest’area fa parte dell’Oasi di Pian del Re, caratteristica torbiera umida, compresa nel Parco regionale del Po. La relativa brevità della valle ha fatto sì che in passato fosse luogo di transito privilegiato, come testimonia lo storico Buco di Viso, traforo medioevale realizzato per sottopassare l’impervio Colle delle Traversette. La direttrice Valle Po-Buco di Viso-Valle Guil fu per anni un’importante «via del sale» tra Piemonte e Provenza. La mulattiera del sale da Paesana alle Traversette divenne l’asse portante della viabilità in valle. Questo storico itinerario è stato ripristinato e segnalato come «La via del sale-itinerario Ciesse», tra Crissolo e il Colle delle Traversette, per iniziativa del Parco del Po. Nell’Ottocento, la valle, o meglio il ramo laterale del Lenta, divenne la via più frequentata per avvicinarsi al Monte Viso. Per questo nel vallone dell’Alpetto di Oncino fu costruito, nel 1866, il primo rifugio del neonato Club Alpino Italiano, per facilitare l’accesso alla montagna divenuta simbolo del nascente alpinismo italiano. Proprio intorno al Monte Viso si è sviluppata la rete dei sentieri della valle che ricevette un impulso determinante dalla realizzazione delle opere militari di confine. La maggior parte dei lavori venne eseguita alla fine degli anni Trenta del secolo scorso, alla vigilia del secondo conflitto mondiale. La fitta rete degli ex sentieri militari è ancora usata da escursionisti e alpinisti. Intorno al Monte Viso si sviluppa l’interessante percorso ad anello del Giro di Viso che tocca le valli Po, Varaita e Guil. Questo itinerario fa parte della Grande traversata delle Alpi ( GTA) e in parte anche del Sentiero Italia e della Via Alpina. Alcuni dei principali sentieri servono da accesso ai tre rifugi della valle: Quintino Sella, Giacoletti e Alpetto. Da segnalare anche la recente iniziativa a favore dell’escursionismo nel Comune di Ostana denominata «Le vie d’Oustano», percorsi tra le varie borgate utilizzando i vecchi tracciati di collegamento. Anche sul massiccio del Monte Bracco sono stati valorizzati gli antichi percorsi con l’iniziativa dei «Sentieri di Leonardo». I sentieri della Valle Po sono siglati al catasto provinciale con le lettere V dal n. 3 al n. 28. La numerazione non risulta sempre progressiva, poiché alcuni itinerari sono stati sostituiti da piste agrosilvopastorali o sono divenuti impercorribili. Il percorso della «via del sale-itinerario Ciesse» non è ancora descritto in questa guida, in attesa della stesura definitiva del catasto sentieri provinciale.
Sentieri Valle Stura
P15 Vallone d’Aver – Colle dei Morti – Strada per il Colle della Lombarda
P16 Bagni di Vinadio – Passo di Bravaria
P17 Sant’Anna di Vinadio – Passo di Bravaria
P18 Sant’Anna di Vinadio – Passo di Sant’Anna – Colle del Làusfer
P19 Callieri – Passo di Tesina – Sant’Anna di Vinadio
P20 Capanna di Tesina (Bivio P19) – Passo del Bue – Colle della Guercia
P21 Rifugio del Làus – Colletto del Làus – Colle della Guercia
P22 Lago di S. Bernolfo – Pas de Colle Longue
P23 San Bernolfo – Passo di Barbacana
P24 San Bernolfo – Passo di Laroussa – Rifugio Migliorero
P25 Besmorello (Bagni di Vinadio) – Ricovero di M. Vaccia – Colletta Bernarda – Piano della Regina
P26 Gias dell’Ischiatòr – Rifugio Migliorero – Passo Ischiatòr
P27 Rifugio Migliorero – Passo di Rostagno – Rifugio Zanotti
P28 Piano della Regina – Monte Ciaval – Colletta Bernarda
P29 Gias del Piz – Lago Mongioia – Passo di Tenìbres
P30 Rifugio Talarico – Passo Sottano delle Scolettas – Rifugio Zanotti
P31 Rifugio Talarico – Passo di Vens
P32 Vallone di Pontebernardo (Bivio P31) – Colle Panieris – Passo Morgon
P33 Ferriere – Colle di Stau – Rifugio Talarico
P34 Sambuco – Vallone della Madonna – Colle Valcavera
P35 S.S. 21 – Colle di Servagno – rotabile ex militare della Gardetta
P36 Vallone del Rio Servagno (Bivio P35) – Lago Oserot – Colle Oserot
P37 Bersezio – Bassa di Terra Rossa – Colle Oserot (Bivio P36)
P38 Castello di Pietraporzio – Colle della Montagnetta – Vallone del Rio Servagno (Bivio P35)
P39 Ferriere - Bassa di Colombart
P40 Colle Incianao – Bassa di Colombart – Colle di Puriac
P41 Argentera – La Tinetta – Laghi di Roburent – Colle di Roburent
P42 Grange di Argentera – Colle di Puriac
P43 Tetti Fresa (Sant’Anna di Rialpo) – Colla del Bal
P44 Rotabile ex militare della Gardetta – I Gias (Bivio P38)
P45 Vallone Rio Forneris (Bivio P33) – Colle del Ferro
P46 Colle Valcavera – Passo d’Eguiette – Colle Serour
P47 Valle di Barbacana (Bivio P23) – Laghi Lausfero
P48 Piano della Regina – Gias del Piz
P54 Gias Vallonetto – Colle Vallonetto
P55 Sambuco – Moriglione di Fondo – Moriglione San Lorenzo
P56 Sambuco – Ricovero di Monte Vaccia
P57 Lago del Colle di Sant’Anna – Colle della Lombarda
P58 Colle della Valletta – Colle Est della Paur
P59 Strada per il Colle della Lombarda – Colle dell’Aver – Lago sottano Aver (bivio P15)
P60 Forte Serziera – Punta Crosa – Testa Rimà
P61 Strada di Rio Freddo – Punta Ciarnièr
P62 Murenz – Becco Rosso – Prati di S. Lorenzo (Bivio P33)
P63 Conca di Collalunga (Bivio P22) – Colle di Seccia – Rifugio del Làus
P64 Aisone – Punte Chiavardine – Madonna del Pino (Demonte)