P4 Chiotti Superiore - Colle della Gorgia
Partenza: 1167 m, Arrivo: 1583 m, Dislivello: 416 m, Sviluppo: 6853 m,
Itinerario principale: Lou viage,Tavola: 8
Itinerario principale: Lou viage,Tavola: 8
Dalla strada di fondovalle, presso i casolari Molino di Valloriate (812 m), si svolta a destra sulla carrareccia che subito si biforca. Trascurato a destra il ramo principale per la Borgata Bardenghi, si segue a sinistra il tronco che sale la boscosa valle, passa presso i casolari Pra (1026 m), stacca una diramazione a sinistra per S. Marcellino e infine raggiunge le Borgate Chiotti di Valloriate (Inferiore a 1100 m c. e Superiore 1167 m).Dai casolari superiori prosegue una carrareccia che, verso levante, si porta sulla displuviale Valloriate-Rittana a quota 1195 m. Da questo punto l’ampio sentiero P4 si allunga verso ponente in alto sulla destra orografici del Vallone di Rittana, contorna i ripidi valloncelli di Odis e Martina chescendono sul versante orientale del Monte Tagliarè e delle Rocche Calera, stacca a destra ladiramazione che scende a Paralup (1361 m) e quindi attraversa la pianeggiante conca (il Chiot 1508 m) alla base della Rocciaia, oltre la quale s’innesta sul sentiero proveniente dalla lontana Monterosso Grana, infine volge a sinistra e ritorna sul crinale Rittana-Valloriate, dove si apre il Colle della Gorgia (1583 m)
P12 Neraissa Superiore – Colle Moura delle Vinche – Colle Serour
Note tecniche: Immagini sopa colle mouro delle vinche
Partenza: 1597 m, Arrivo: 2432 m, Dislivello: 835 m, Sviluppo: 4190 m, Tavola: 4 23
Dalla Borgata Neraissa Superiore (1520 m, 6 km da Vinadio) la carrareccia sterrata termina oltre il corso d’acqua del Vallone dei Pini, presso il Rifugio Nebiùs dell’ANA di Fossano (1597 m). Presso la costruzione inizia il sentiero P12, che attraversa il fondo idrico del Vallone Nebiùs e s’inerpica sulla sua franosa sinistra orografica, abbellita da alcune piccole piramidi di terra con il caratteristico masso sulla sommità. Nella parte elevata della valle, il sentiero, con flessione verso NO, attraversa una conca pietrosa, poi, serpeggiando, supera lo strappo alla testata di valle e raggiunge la displuviale tra i valloni del Nebiùs e degli Spagnoli ove, tra il Monte Savi (2615 m) e il Monte Nebiùs (2600 m), si apre l’incisione del Colle Moura delle Vinche (2434 m). Oltre il colle un tronco scende verso il Gias Murè (Vallone degli Spagnoli). Il sentiero P12 volge invece a destra e, pianeggiando, raggiunge il vicino Colle Serour (2432 m). Da questo valico il sentiero P46 si allunga fino al lontano Colle Valcavera con un interessante
percorso in quota.
P16 Bagni di Vinadio – Passo di Bravaria
Note tecniche:
Partenza: 1260 m, Arrivo: 2311 m, Dislivello: 1051 m, Sviluppo: 4622 m, Itinerario principale: GTA, Sentiero Italia, Via Alpina, Tavola: 16,Punto d’appoggio: posto tappa GTA, Bagni di Vinadio 1281 m, (tel. 0171-95831)
Dalla stazione termale Bagni di Vinadio (1279 m), un viottolo valica su un ponticello (c. 1260 m) il Torrente Corborant. Prosegue una pista sterrata, che, oltre un poggio erboso, prende quota nel Vallone Insciauda che si staglia verso SE. Il tratturo segue costantemente il fondo idrico caratterizzato dalla presenza di numerosi stramazzi interposti per frenare l’impeto delle acque e, a quota 1776 m, passa sull’opposta sponda e raggiunge la sorgente Acqua Fredda (1810 m). Oltre un canale franoso, con alcune serpentine, il sentiero supera un salto inciso da due cascatelle, poi dirama a destra il tronco per la vicina Capanna Insciauda (2012 m). Il sentiero P16 prosegue invece ripido verso SE, raggiunge l’avvallamento superiore, ne percorre l’ondulato tratto terminale, supera una breve china erbosa e tocca lo spartiacque Bagni-Sant’Anna, ove si apre il Passo di Bravaria (2311 m). Oltre il valico il sentiero P17 (GTA) prosegue in leggera discesa verso S e raggiunge il Santuario di Sant’Anna di Vinadio.
Dalla stazione termale Bagni di Vinadio (1279 m), un viottolo valica su un ponticello (c. 1260 m) il Torrente Corborant. Prosegue una pista sterrata, che, oltre un poggio erboso, prende quota nel Vallone Insciauda che si staglia verso SE. Il tratturo segue costantemente il fondo idrico caratterizzato dalla presenza di numerosi stramazzi interposti per frenare l’impeto delle acque e, a quota 1776 m, passa sull’opposta sponda e raggiunge la sorgente Acqua Fredda (1810 m). Oltre un canale franoso, con alcune serpentine, il sentiero supera un salto inciso da due cascatelle, poi dirama a destra il tronco per la vicina Capanna Insciauda (2012 m). Il sentiero P16 prosegue invece ripido verso SE, raggiunge l’avvallamento superiore, ne percorre l’ondulato tratto terminale, supera una breve china erbosa e tocca lo spartiacque Bagni-Sant’Anna, ove si apre il Passo di Bravaria (2311 m). Oltre il valico il sentiero P17 (GTA) prosegue in leggera discesa verso S e raggiunge il Santuario di Sant’Anna di Vinadio.
P18 Sant’Anna di Vinadio – Passo di Sant’Anna – Colle del Làusfer
Note tecniche:
Partenza: 2066 m, Arrivo: 2373 m, Dislivello: 307 m, Sviluppo: 4290 m,Itinerario principale: Lou viage, Tavola: 16,Punto d’appoggio: posto tappa GTA di S., Anna di Vinadio, 2010 m, (tel. 0171-959125)
A monte del Santuario di Sant’Anna si trova il grande «masso dell’apparizione» con un gruppo marmoreo raffigurante Sant’Anna e la Madonna (2066 m, parcheggio). Dal parcheggio prosegue una carrareccia ex militare che stacca dapprima a destra il tronco P19, poi raggiunge il vicino Lago di Colle Sant’Anna (2156 m), conosciuto anche come Lago Piccolo di Sant’Anna dove, a sinistra, inizia la mulattiera per il Colle della Lombarda (v. sentiero P57). La 27 carrareccia P18 prosegue con alcuni tornanti, sale verso SO il pietroso avvallamento e raggiunge lo spartiacque Stura-Tinée presso l’incisione rocciosa del Passo di Sant’Anna (2308 m), anticamente conosciuto come Colle di Brasca. Il tracciato dell’ex rotabile militare prosegue in salita, tocca a circa 2335 m una casermetta riadattata (rifugio privato Tallone), e contornando le pendici della Cima Rena Grossa (tratti in frana), perviene al Colle del Làusfer (2373 m). Dal colle un sentiero scende in territorio francese verso i laghi del Làusfer.
A monte del Santuario di Sant’Anna si trova il grande «masso dell’apparizione» con un gruppo marmoreo raffigurante Sant’Anna e la Madonna (2066 m, parcheggio). Dal parcheggio prosegue una carrareccia ex militare che stacca dapprima a destra il tronco P19, poi raggiunge il vicino Lago di Colle Sant’Anna (2156 m), conosciuto anche come Lago Piccolo di Sant’Anna dove, a sinistra, inizia la mulattiera per il Colle della Lombarda (v. sentiero P57). La 27 carrareccia P18 prosegue con alcuni tornanti, sale verso SO il pietroso avvallamento e raggiunge lo spartiacque Stura-Tinée presso l’incisione rocciosa del Passo di Sant’Anna (2308 m), anticamente conosciuto come Colle di Brasca. Il tracciato dell’ex rotabile militare prosegue in salita, tocca a circa 2335 m una casermetta riadattata (rifugio privato Tallone), e contornando le pendici della Cima Rena Grossa (tratti in frana), perviene al Colle del Làusfer (2373 m). Dal colle un sentiero scende in territorio francese verso i laghi del Làusfer.
P21 Rifugio del Làus – Colletto del Làus – Colle della Guercia
Note tecniche: Immagini
Partenza: 1910 m, Arrivo: 2457, Dislivello: 544 m, Sviluppo: 2668 m, Tavola: 15, Punto d’appoggio: rifugio del Làus 1910 m, (tel. 0171-959606)
Dal tornante che precede la borgata di San Bernolfo, a circa 1650 m, origina verso sinistra una ex rotabile militare che attraversa su ponticello in muratura (1632 m) il fondo idrico e s’inoltra nella pineta, dove riceve a sinistra il tronco proveniente da Callieri, poi accentua la salita. Al quinto tornante dell’ex rotabile militare, si stacca sulla sinistra nel bosco di conifere il tracciato della diramazione P21b (sentiero naturalistico) che sale alla Quota 1996, sovrastante il Lago di S. Bernolfo. La carrareccia prosegue verso S quindi, al termine del bosco, passa presso un rudere (ex ricovero militare) e arriva al Rifugio del Làus (De Alexandris-Foches), (c. 1910 m). Dal rifugio la dissestata carrareccia, raggiunto con breve percorso il Colletto del Làus (1927 m), scende sulla sponda occidentale del Lago di San Bernolfo (1913 m), incastonato nella conca alla confluenza dei valloni di Collalunga e della Guercia. A monte del lago, dall’ampia mulattiera P22 che prosegue in direzione del Pas de Colle Longue (2533 m), si stacca a sinistra il sentiero (guado) che sale inoltrandosi nel Vallone della Guercia al cui inizio riceve, da sinistra, il tronco proveniente 29 dal Colletto del Làus in quota sulla sponda orientale del lago. Il sentiero P21 si allunga quindi verso, S sulla destra orografica dello stretto Vallone della Guercia (tratto in frana) fino a raggiungere, alla testata della valle, un ricovero ex militare dal quale, con un breve ma ripido tratto terminale, tocca lo spartiacque principale Stura-Tinée; qui, tra le cime Testa Rognosa della Guercia e Testa dell’Autaret, si apre il Colle della Guercia (2457 m). Alla base del valico converge l’itinerario P20 proveniente dal soprastante Passo del Bue (2603 m). Oltre il valico un sentiero scende invece in territorio francese nel Vallon de Chastillon (Planet e Isola).
Dal tornante che precede la borgata di San Bernolfo, a circa 1650 m, origina verso sinistra una ex rotabile militare che attraversa su ponticello in muratura (1632 m) il fondo idrico e s’inoltra nella pineta, dove riceve a sinistra il tronco proveniente da Callieri, poi accentua la salita. Al quinto tornante dell’ex rotabile militare, si stacca sulla sinistra nel bosco di conifere il tracciato della diramazione P21b (sentiero naturalistico) che sale alla Quota 1996, sovrastante il Lago di S. Bernolfo. La carrareccia prosegue verso S quindi, al termine del bosco, passa presso un rudere (ex ricovero militare) e arriva al Rifugio del Làus (De Alexandris-Foches), (c. 1910 m). Dal rifugio la dissestata carrareccia, raggiunto con breve percorso il Colletto del Làus (1927 m), scende sulla sponda occidentale del Lago di San Bernolfo (1913 m), incastonato nella conca alla confluenza dei valloni di Collalunga e della Guercia. A monte del lago, dall’ampia mulattiera P22 che prosegue in direzione del Pas de Colle Longue (2533 m), si stacca a sinistra il sentiero (guado) che sale inoltrandosi nel Vallone della Guercia al cui inizio riceve, da sinistra, il tronco proveniente 29 dal Colletto del Làus in quota sulla sponda orientale del lago. Il sentiero P21 si allunga quindi verso, S sulla destra orografica dello stretto Vallone della Guercia (tratto in frana) fino a raggiungere, alla testata della valle, un ricovero ex militare dal quale, con un breve ma ripido tratto terminale, tocca lo spartiacque principale Stura-Tinée; qui, tra le cime Testa Rognosa della Guercia e Testa dell’Autaret, si apre il Colle della Guercia (2457 m). Alla base del valico converge l’itinerario P20 proveniente dal soprastante Passo del Bue (2603 m). Oltre il valico un sentiero scende invece in territorio francese nel Vallon de Chastillon (Planet e Isola).
P22 Lago di S. Bernolfo – Pas de Colle Longue
Note tecniche:
Partenza: 1913, Arrivo: 2533 m, Dislivello: 620 m, Sviluppo: 4485 m, Tavola: 15, Punto d’appoggio: rifugio del Làus 1910 m, (tel. 0171-959606)
Dal Lago di San Bernolfo (1913 m, inizio del sentiero P21), l’ampia mulattiera (ex carrareccia militare) continua il suo corso verso SSO, inoltrandosi nel Vallone di Collalunga. Raggiunto il Lago di Mezzo (2282 m), la mulattiera raggiunge un ricovero ex militare (2423 m) e una struttura di cemento raffigurante una prora di nave protesa verso valle (eretta negli anni ’40 dalla guarnigione militare che presidiava la zona). Oltre la diruta costruzione, il sentiero entra nell’ampia conca terminale, sede dei laghi di Colle Longue e tagliata dall’attuale confine italo-francese dove, sulladestra, si stacca il sentiero P63. La mulattiera prosegue ora il suo corso in territorio francese ma sulversante rivolto al Piemonte, contorna il grande Lac de Colle Longue (2429 m), infine, con ampiorisvolto, raggiunge lo spartiacque principale dove si apre il Pas de Colle Longue (Collalunga, 2533m). Oltre il valico il sentiero scende sulla Val Tinée (Le Bourguet).
Dal Lago di San Bernolfo (1913 m, inizio del sentiero P21), l’ampia mulattiera (ex carrareccia militare) continua il suo corso verso SSO, inoltrandosi nel Vallone di Collalunga. Raggiunto il Lago di Mezzo (2282 m), la mulattiera raggiunge un ricovero ex militare (2423 m) e una struttura di cemento raffigurante una prora di nave protesa verso valle (eretta negli anni ’40 dalla guarnigione militare che presidiava la zona). Oltre la diruta costruzione, il sentiero entra nell’ampia conca terminale, sede dei laghi di Colle Longue e tagliata dall’attuale confine italo-francese dove, sulladestra, si stacca il sentiero P63. La mulattiera prosegue ora il suo corso in territorio francese ma sulversante rivolto al Piemonte, contorna il grande Lac de Colle Longue (2429 m), infine, con ampiorisvolto, raggiunge lo spartiacque principale dove si apre il Pas de Colle Longue (Collalunga, 2533m). Oltre il valico il sentiero scende sulla Val Tinée (Le Bourguet).
P27 Rifugio Migliorero – Passo di Rostagno – Rifugio Zanotti
Note tecniche:
Partenza: 2064 m, Arrivo: 2144 m, Dislivello: 472 m, Sviluppo: 3716 m, Itinerario principale: GTA, Via Alpina, Sentiero Italia, Tavola: 12, Punto d’appoggio: rifugio Migliorero 2094 m (tel. 0171-95802), rifugio Zanotti 2144 m (tel. 0171-96616)
Presso il Rifugio Migliorero (2094 m), sulla sponda del Lago Inferiore dell’Ischiatòr (2064 m), si stacca il sentiero P27, che s’inoltra nella valletta discendente dal Passo di Rostagno. Il sentiero s’inerpica serpeggiando, passa presso un’opera difensiva (c. 2150 m), quindi prosegue fin sullo spartiacque Ischiatòr-Piz ove, tra la cime Testa della Costabella del Piz e il Becco Alto di Rostagno,
si apre il passo omonimo (2536 m). 33 Da questo passaggio il serpeggiante sentiero scende ripido verso N nel pietroso avvallamento detto Conca inferiore a Bassa di Schiantalà dove, a circa 2280 m, dirama verso SO il tronco 27b che va a perdersi nella Conca superiore di Schiantalà nei pressi di un diruto ricovero militare (c. 2750 m). Il sentiero P27, quasi al termine della Bassa di Schiantalà, raggiunge, verso sinistra, il poggio ove sorge il Rifugio Ervedo Zanotti (2144 m). Il tronco principale, con un ampio giro, scende a confluire nel sentiero P30 nella balza sottostante il rifugio.
Presso il Rifugio Migliorero (2094 m), sulla sponda del Lago Inferiore dell’Ischiatòr (2064 m), si stacca il sentiero P27, che s’inoltra nella valletta discendente dal Passo di Rostagno. Il sentiero s’inerpica serpeggiando, passa presso un’opera difensiva (c. 2150 m), quindi prosegue fin sullo spartiacque Ischiatòr-Piz ove, tra la cime Testa della Costabella del Piz e il Becco Alto di Rostagno,
si apre il passo omonimo (2536 m). 33 Da questo passaggio il serpeggiante sentiero scende ripido verso N nel pietroso avvallamento detto Conca inferiore a Bassa di Schiantalà dove, a circa 2280 m, dirama verso SO il tronco 27b che va a perdersi nella Conca superiore di Schiantalà nei pressi di un diruto ricovero militare (c. 2750 m). Il sentiero P27, quasi al termine della Bassa di Schiantalà, raggiunge, verso sinistra, il poggio ove sorge il Rifugio Ervedo Zanotti (2144 m). Il tronco principale, con un ampio giro, scende a confluire nel sentiero P30 nella balza sottostante il rifugio.
P7 Pinet – Colle della Valletta
Note tecniche
Partenza: 1430 m, Arrivo: 2488 m, Dislivello: 1058 m, Sviluppo: 6857 m, Tavola: 18
Dalla piccola sella a ridosso (S) della Testa del Pinet (1430 m), la strada a fondo naturale proveniente dal fondovalle Stura (Aisone) termina poco oltre in una radura alle spalle della costruzione usata dai margari. Qui inizia il sentiero P7, che, inoltrandosi nel territorio del Parco Naturale della Alpi Marittime, si allunga verso S nel Vallone della Valletta, passa per i Forest Launa (1478 m), poi, dopo aver attraversato alcune ripide gole, raggiunge serpeggiando il Ciabot del Bacias (1674 m). Il sentiero continua il suo corso quasi pianeggiante avvicinandosi gradualmente al fondo del Vallone della Valletta dal quale, con alcune serpentine, sale sul pianoro che ospita il piccolo Lago Sottano della Valletta (1900 m) e il nuovo Gias Sottano (casotto del Parco, 1909 m). Il sentiero prosegue sul fondo del vallone, serpeggiando prende quota a fianco di due belle cascate parallele, quindi sulle chine a levante della Testa Rimà e si porta alla base di una bastionata rocciosa incisa da una bella cascata, dove si biforca. La diramazione di destra (P7b), in cattivo stato, sale in direzione dei Laghi Soprani della Valletta. Il tronco di sinistra (levante) sale a strette svolte all’estremità della bastionata, che supera a quota 2413 m. Da questo panoramico luogo dominante il Lago Soprano della Valletta, la mulattiera volge a levante e, oltre lo strappo finale, raggiunge lo spartiacque Stura-Gesso, segnato dal Colle della Valletta (2488 m).
Dal colle prosegue (a destra) la diramazione (P58), che sale al Colle Est della Rocca La Paur. Il sentiero N25 scende al Lago Sottano della Valletta e al rifugio Dante Livio Bianco.
P11 Gias Viribianc Superiore – Colle Viribianc
Note tecniche:
Partenza: 1948 m, Arrivo: 2187 m, Dislivello: 239 m, Sviluppo: 1033 m, Tavola: 5
Dalla conca pascoliva sede del Gias Viribianc Superiore (1948 m), raggiungibile lungo la carrareccia sterrata che si stacca dalla rotabile per il Colle di Valcavera presso la Casa di Caccia (Rif. Viridio, 1825 m), inizia il sentiero P11, che passa vicino a una sorgente, poi, verso NE, sale l’avvallamento sottostante il valico e, dopo alcune serpentine, raggiunge lo spartiacque ArmaGrana, tra il Monte Borel (2287 m) e la Cima Viribianc (2477 m), ove si apre il colle omonimo (2187 m). Oltre il valico l’itinerario R5 scende alla Frazione Chiappi di Castelmagno (Valle Grana).
P13 Gias La Grotta – Lago Malinvern – Colletto di Valscura (o di Malinvern)
Note tecniche:
Partenza: 1700 m, Arrivo: 2520 m, Dislivello: 820 m, Sviluppo: 3814l, Itinerario principale: GTA, Sentiero Italia, Via Alpina,Tavola: 20,Punto d’appoggio:rif. Malinvern-Città, di Ceva 1839 m (tel. 0171-959605)
Dalla rotabile che da Pratolungo di Vinadio sale lungo il Vallone di Rio Freddo, circa 500 m a monte del Gias La Grotta (1701 m), in vista del nuovo Rif. Malinvern-Città di Ceva (1839 m), inizia a sinistra il sentiero P13, che attraversa su passerella (1735 m) il corso d’acqua di Rio Freddo e accentua la salita lasciando in basso, sul versante opposto, il Rif. Malinvern-Città di Ceva. All’uscita dal bosco il sentiero, che continua serpeggiando sulla destra orografica della valle, passa alla base di una bastionata di roccia rossastra, poi, oltre una cordonata rocciosa, sbuca nella conca sede del Lago Malinvern (c. 2175 m), alimentato da una bella cascata. Dopo un breve tratto in discesa il sentiero P13 contorna la sponda occidentale dello specchio lacustre, poi con flessione verso SE, serpeggia sul pietrame morenico e quindi raggiunge lo spartiacque Stura-Gesso, a levante del Monte Malinvern, inciso dal panoramico Colletto di Valscura (o di Malinvern, 2520 m).
P15 Vallone d’Aver – Colle dei Morti – Strada per il Colle della Lombarda
Note tecniche:
Partenza: 1640 m, Arrivo: 2200 m, Dislivello: 837 m, Sviluppo: 5375 m Tavola: 17
Alla confluenza del Vallone d’Aver, presso il ponticello a quota 1640 m, dalla rotabile di Rio Freddo proveniente da Pratolungo di Vinadio, si stacca la mulattiera P15, che sale verso SO sul fondo del Vallone d’Aver. Dopo buon tratto, all’uscita del lariceto, presso la confluenza con il Vallone dei Morti, il sentiero svolta a destra (NO) e raggiunge la conca sede del Lago Aver Sottano (2136 m). Contornato lo specchio lacustre, il sentiero piega nettamente verso SE e ritorna alla confluenza Aver-Morti dove stacca a destra la diramazione del sentiero P59 che sale al Lago Aver Soprano e al Colle dell’Aver. Alla base del roccioso crestone NE del Monte Aver il sentiero P15 riprende l’originaria direzione verso SO e, tra massi e pietrame, s’inoltra (2326 m) nel Vallone dei Morti, che percorre sulla destra (sinistra orografica) fino allo spartiacque tra il Vallone d’Orgials e quello di Rio Freddo, ove si apre il Colle dei Morti (2477 m). Oltre il valico il sentiero scende sulla destra orografica dell’alto Vallone d’Orgials fino a innestarsi nella strada provinciale che da Pratolungo sale al Colle della Lombarda (2351 m), a contatto con il Vallon de Chastillon, sede della stazione sciistica di Isola 2000.
P20 Capanna di Tesina (Bivio P19) – Passo del Bue – Colle della Guercia
Note tecniche: Immagini
Partenza: 1947 m,Arrivo: 2457 m, Dislivello: 656 m,Sviluppo: 3489 m, Tavola: 16
Nei pressi della Capanna di Tesina (1947 m), dal sentiero P19 che sale al passo omonimo, si stacca il sentiero P20, che prosegue verso destra (SO) inoltrandosi nel Vallone Gorgia dei Laghi, supera serpeggiando un’impennata abbastanza ripida, poi si perde tra il pietrame. Raggiunta la conca terminale, racchiusa ai lati dalla Testa Rognosa della Guercia e dalla Serriera di Pignal, il sentiero riappare presso il laghetto 2306 m. L’itinerario percorre la parte sommitale della conca e, passando nei pressi della pozza d’acqua 2450 m, raggiunge la stretta incisione dello spartiacque tra il Vallone Gorgia dei Laghi e quello della Guercia (a breve distanza dal confine italo-francese) detta Passo del Bue (2603 m). Dal valico il sentiero scende, con percorso a tratti esposto, sul Vallone della Guercia, poi, raggiunge verso S un ricovero ex militare e lo spartiacque italo-francese dove, fra la cima Testa Rognosa della Guercia e quella della Testa dell’Autaret, si apre il Colle della Guercia (2457 m). Oltre il valico il sentiero scende in territorio francese sul Vallon de Chastillon (Planet e Isola), percorso dalla rotabile Isola-Isola 2000.
Nei pressi della Capanna di Tesina (1947 m), dal sentiero P19 che sale al passo omonimo, si stacca il sentiero P20, che prosegue verso destra (SO) inoltrandosi nel Vallone Gorgia dei Laghi, supera serpeggiando un’impennata abbastanza ripida, poi si perde tra il pietrame. Raggiunta la conca terminale, racchiusa ai lati dalla Testa Rognosa della Guercia e dalla Serriera di Pignal, il sentiero riappare presso il laghetto 2306 m. L’itinerario percorre la parte sommitale della conca e, passando nei pressi della pozza d’acqua 2450 m, raggiunge la stretta incisione dello spartiacque tra il Vallone Gorgia dei Laghi e quello della Guercia (a breve distanza dal confine italo-francese) detta Passo del Bue (2603 m). Dal valico il sentiero scende, con percorso a tratti esposto, sul Vallone della Guercia, poi, raggiunge verso S un ricovero ex militare e lo spartiacque italo-francese dove, fra la cima Testa Rognosa della Guercia e quella della Testa dell’Autaret, si apre il Colle della Guercia (2457 m). Oltre il valico il sentiero scende in territorio francese sul Vallon de Chastillon (Planet e Isola), percorso dalla rotabile Isola-Isola 2000.
P24 San Bernolfo – Passo di Laroussa – Rifugio Migliorero
Note tecniche:
Partenza: 1663 m, Arrivo: 2094 m, Dislivello: 808 m, Sviluppo: 4796 m, Itinerario principale: GTA, Sentiero Italia, Via Alpina, Tavola: 14, Punto d’appoggio: rifugio Sabernui 1700 m, (tel. 0171-95850), rifugio Migliorero, 2094 m, (0171-95802)
Dai caratteristici casolari di San Bernolfo (1663 m), tracce di sentiero percorrono la china erbosa alle spalle della borgata e attraversano (c. 1820 m) il piccolo corso d’acqua del V. Laroussa, poi il sentiero volge a NO e prende quota con una numerosa serie di serpentine sulla destra orografica del valloncello di Laroussa. Presso i 2150 m circa il sentiero passa sulla sinistra orografica e, con percorso meno ripido, supera la conca terminale e raggiunge lo spartiacque San Bernolfo-Ischiatòr inciso dal Passo di Laroussa (2471 m). Dal valico il sentiero prosegue scendendo verso NO su sfasciumi nel Vallone Superiore dell’Alpette, oltrepassa la confluenza del Vallone di Laroussa, quindi, su china macchiata da rododendri, raggiunge il pianoro sede del Lago Inferiore dell’Ischiatòr (2064 m) dal quale, con breve percorso, sale sul poggio ove sorge il Rifugio 31 Migliorero (2094 m). Dal rifugio il sentiero P26, proveniente dal Passo Ischiatòr, scende a Bagni di Vinadio; il sentiero P27 raggiunge il Rifugio Ervedo Zanotti nel Vallone del Piz.
Dai caratteristici casolari di San Bernolfo (1663 m), tracce di sentiero percorrono la china erbosa alle spalle della borgata e attraversano (c. 1820 m) il piccolo corso d’acqua del V. Laroussa, poi il sentiero volge a NO e prende quota con una numerosa serie di serpentine sulla destra orografica del valloncello di Laroussa. Presso i 2150 m circa il sentiero passa sulla sinistra orografica e, con percorso meno ripido, supera la conca terminale e raggiunge lo spartiacque San Bernolfo-Ischiatòr inciso dal Passo di Laroussa (2471 m). Dal valico il sentiero prosegue scendendo verso NO su sfasciumi nel Vallone Superiore dell’Alpette, oltrepassa la confluenza del Vallone di Laroussa, quindi, su china macchiata da rododendri, raggiunge il pianoro sede del Lago Inferiore dell’Ischiatòr (2064 m) dal quale, con breve percorso, sale sul poggio ove sorge il Rifugio 31 Migliorero (2094 m). Dal rifugio il sentiero P26, proveniente dal Passo Ischiatòr, scende a Bagni di Vinadio; il sentiero P27 raggiunge il Rifugio Ervedo Zanotti nel Vallone del Piz.
P26 Gias dell’Ischiatòr – Rifugio Migliorero – Passo Ischiatòr
Note tecniche:
Partenza: 1913 m, Arrivo: 2892 m, Dislivello: 979 m, Sviluppo: 4970 m, Tavola: 14, Punto d’appoggio: rifugio Migliorero 2094 m, (tel. 0171-95802),
Dai casolari di Besmorello (1451 m), la rotabile a fondo naturale sale con qualche tornante nel lariceto sulla destra orografica del Vallone dell’Ischiatòr poi, a quota c. 1560 m, attraversa su ponticello in pietra il fondo idrico, stacca a destra la diramazione per le borgate Luca e Chiaret e, verso O, raggiunge uno slargo (catena, c. 1635 m). La carrareccia prosegue con lungo percorso verso ponente sulla pietrosa sinistra orografica del vallone e si porta alla base della bella cascatache origina dal soprastante altipiano. La supera sulla destra (sinistra idrografica) con alcuni tornanti, quindi entra nel grande altipiano pascolivo al cui termine si staglia il Rifugio Migliorero. La carrareccia, attraversato su ponticello di cemento il limpido corso d’acqua, raggiunge il Gias Ischiatòr (1913 m). Dal gias una sterrata continua quasi pianeggiante verso SO in direzione di una slanciata costruzione (ex ricovero militare). Prima della costruzione (barra) inizia una mulattiera che attraversa il corso d’acqua e raggiunge la base del poggio ove sorge il Rifugio Migliorero (2094 m). A sinistra un sentiero in pochi minuti sale al rifugio. La mulattiera P26 prosegue sul fondovalle, stacca a destra il sentiero P27 per il Passo di Rostagno e a sinistra il sentiero P24 per il Passo di Laroussa, poi oltre il Lago Inferiore dell’Ischiatòr (2064 m) prosegue verso SO nell’alto vallone. Stacca a destra la traccia che s’inerpica al Passo Laris (P26b) e raggiunge i due Laghi Ischiatòr di Mezzo (2384 e 2386 m). Il sentiero sale ora su pietrame, quindi volge a S e si porta nella conca del Lago Superiore dell’Ischiatòr (2755 m), alla base del versante NE della Cima di Corborant (3010 m). Dallo specchio lacustre il sentiero supera, verso NO, il tratto terminale cosparso di sfasciumi e raggiunge il dentellato spartiacque principale Stura-Tenée, sul quale, tra la Cima di Corborant e il Becco Alto d’Ischiatòr, si apre il passo omonimo (2892 m) affacciato sul sottostante Lac de Rabuons.
Dai casolari di Besmorello (1451 m), la rotabile a fondo naturale sale con qualche tornante nel lariceto sulla destra orografica del Vallone dell’Ischiatòr poi, a quota c. 1560 m, attraversa su ponticello in pietra il fondo idrico, stacca a destra la diramazione per le borgate Luca e Chiaret e, verso O, raggiunge uno slargo (catena, c. 1635 m). La carrareccia prosegue con lungo percorso verso ponente sulla pietrosa sinistra orografica del vallone e si porta alla base della bella cascatache origina dal soprastante altipiano. La supera sulla destra (sinistra idrografica) con alcuni tornanti, quindi entra nel grande altipiano pascolivo al cui termine si staglia il Rifugio Migliorero. La carrareccia, attraversato su ponticello di cemento il limpido corso d’acqua, raggiunge il Gias Ischiatòr (1913 m). Dal gias una sterrata continua quasi pianeggiante verso SO in direzione di una slanciata costruzione (ex ricovero militare). Prima della costruzione (barra) inizia una mulattiera che attraversa il corso d’acqua e raggiunge la base del poggio ove sorge il Rifugio Migliorero (2094 m). A sinistra un sentiero in pochi minuti sale al rifugio. La mulattiera P26 prosegue sul fondovalle, stacca a destra il sentiero P27 per il Passo di Rostagno e a sinistra il sentiero P24 per il Passo di Laroussa, poi oltre il Lago Inferiore dell’Ischiatòr (2064 m) prosegue verso SO nell’alto vallone. Stacca a destra la traccia che s’inerpica al Passo Laris (P26b) e raggiunge i due Laghi Ischiatòr di Mezzo (2384 e 2386 m). Il sentiero sale ora su pietrame, quindi volge a S e si porta nella conca del Lago Superiore dell’Ischiatòr (2755 m), alla base del versante NE della Cima di Corborant (3010 m). Dallo specchio lacustre il sentiero supera, verso NO, il tratto terminale cosparso di sfasciumi e raggiunge il dentellato spartiacque principale Stura-Tenée, sul quale, tra la Cima di Corborant e il Becco Alto d’Ischiatòr, si apre il passo omonimo (2892 m) affacciato sul sottostante Lac de Rabuons.
P9 Trinità di Demonte – Passo della Magnana
Note tecniche:
Partenza: 1220 m, Arrivo: 2215 m, Dislivello: 995 m, Sviluppo: 4898 m, Tavola: 6
Dalla Frazione Trinità di Demonte (1187 m) si stacca la stradetta asfaltata per il cimitero. Presso il fondo idrico del vallone, scendente tra le cime Testa Gardon e Rocca La Croce, si origina il sentiero P9, che sale verso N sul fondo del vallone, incrocia una condotta idrica seminterrata, poi s’inerpica serpeggiando sulla destra orografica del boscoso vallone fin quasi alla base di
appariscenti strutture di roccia rossastra. Al termine del lariceto (quota 1800 m) il sentiero attraversa verso levante le ramificazioni sommitali del vallone, poi, a breve distanza dalla Rocca La Croce, s’inoltra quasi pianeggiante nella Valle del Saut. Superati due valloncelli, il sentiero raggiunge (verso N) il Gias Sopra del Saut (1955 m). Da questo luogo, trascurata a sinistra la carrareccia che sale al Piano Gardon dal quale scende nel Vallone di San Giacomo fino alla borgata omonima, si utilizza il sentiero che si allunga verso levante sul dossone pascolivo (due grandi segnali in pietra) alla testata della Valle del Saut, poi volge a N e, serpeggiando, raggiunge lo spartiacque Arma-Grana inciso dal Passo della Magnana (2215 m). Oltre il passo il sentiero R3 scende verso Frise di Monterosso Grana.
P10 Gias Contard – Passo Borel
Note tecniche
Partenza: 1800 m, Arrivo: 2185 m, Dislivello: 385 m, Sviluppo: 1707 m, Tavola: 5
Dalla carrareccia proveniente da S. Giacomo di Demonte lungo il vallone omonimo, poco oltre il bivio per il Gias Contard, a circa 1800 m, si stacca a sinistra un sentierino che sale verso N su un’arrotondata costola erbosa fin presso i 2000 m. Da questo punto, con flessione verso destra (NE), raggiunge l’ampio spartiacque Grana-Arma, dove si apre il piatto Passo Borel (2185 m). Dal valico, a destra (O) lungo l’arrotondato spartiacque si può facilmente raggiungere, in circa 15 minuti, l’ampia Punta dell’Omo (2299 m) dalla quale la vista panoramica circolare è molto bella.
P14 Rifugio Malinvern-Città di Ceva – Passo d’Orgials – Strada per il Colle della Lombarda
Note tecniche Immagini sopra lago orgialis
Partenza: 1830 m,Arrivo: 2300 m,,Dislivello: 470 m,Sviluppo: 4770 m, Itinerario principale: GTA, Sentiero Italia, Via Alpina, Lou viage, Tavola: 17,Punto d’appoggio: rif. Malinvern-Città, di Ceva 1839 m, (tel. 0171-959605)
Alla base del Rifugio Malinvern-Città di Ceva (1839 m), quasi al termine della rotabile provenientec da Pratolungo di Vinadio lungo il fondovalle di Rio Freddo, si stacca sulla destra la mulattiera P14, che sale verso S alla radura del Gias Sagnassa (1924 m) dal quale, serpeggiando nel lariceto (verso ponente), guadagna la verde conca rinserrata ai lati dalle cime Lombarda, Orgials e Valletta, sede dei pittoreschi laghi d’Orgials (2150 e 2291 m). Da questa località la mulattiera s’inerpica verso SO alla testata della conca e, con un ultimo strappo, raggiunge lo spartiacque Orgials-Rio Freddo tra il Monte della Valletta e la Cima d’Orgials, inciso dal passo omonimo (2600 m). Dal valico il sentiero scende serpeggiando verso SO sulla pietrosa destra orografica del Vallone d’Orgials, quindi, presso i 2300 m, s’innesta sulla strada provinciale che, da Pratolungo (Valle Stura), sale al Colle della Lombarda a contatto con il Vallon de Chastillon, sede della stazione sciistica di Isola 2000.
Alla base del Rifugio Malinvern-Città di Ceva (1839 m), quasi al termine della rotabile provenientec da Pratolungo di Vinadio lungo il fondovalle di Rio Freddo, si stacca sulla destra la mulattiera P14, che sale verso S alla radura del Gias Sagnassa (1924 m) dal quale, serpeggiando nel lariceto (verso ponente), guadagna la verde conca rinserrata ai lati dalle cime Lombarda, Orgials e Valletta, sede dei pittoreschi laghi d’Orgials (2150 e 2291 m). Da questa località la mulattiera s’inerpica verso SO alla testata della conca e, con un ultimo strappo, raggiunge lo spartiacque Orgials-Rio Freddo tra il Monte della Valletta e la Cima d’Orgials, inciso dal passo omonimo (2600 m). Dal valico il sentiero scende serpeggiando verso SO sulla pietrosa destra orografica del Vallone d’Orgials, quindi, presso i 2300 m, s’innesta sulla strada provinciale che, da Pratolungo (Valle Stura), sale al Colle della Lombarda a contatto con il Vallon de Chastillon, sede della stazione sciistica di Isola 2000.
P17 Sant’Anna di Vinadio – Passo di Bravaria
Note tecniche
Partenza: 2010 m,Arrivo: 2311 m, Dislivello: 320 m, Sviluppo: 3140 m, Itinerario principale: GTA, Sentiero Italia, Via Alpina
Tavola: 16, Punto d’appoggio: posto tappa GTA di S. Anna di Vinadio, 2010 m,(tel. 0171-959125)
Dal Santuario di Sant’Anna di Vinadio (2010 m), la mulattiera P17 volge a N in leggera discesa, guada l’emissario del Lago di Sant’Anna e si allunga pianeggiante per lungo tratto. Con leggera flessione verso NO, il sentiero supera un avvallamento oltre il quale, con alcune serpentine, si porta sulla conca lacustre a levante della Testa Mouton, sede dei laghetti omonimi. Contornato sulla sponda orientale il laghetto 2147 m, la mulattiera s’inerpica serpeggiando su un costone roccioso e infine si distende verso lo spartiacque Bagni-Sant’Anna, ove si apre il Passo di Bravaria (2311 m). Oltre il passo, il sentiero P16 scende a Bagni di Vinadio percorrendo il Vallone di Insciauda.
Tavola: 16, Punto d’appoggio: posto tappa GTA di S. Anna di Vinadio, 2010 m,(tel. 0171-959125)
Dal Santuario di Sant’Anna di Vinadio (2010 m), la mulattiera P17 volge a N in leggera discesa, guada l’emissario del Lago di Sant’Anna e si allunga pianeggiante per lungo tratto. Con leggera flessione verso NO, il sentiero supera un avvallamento oltre il quale, con alcune serpentine, si porta sulla conca lacustre a levante della Testa Mouton, sede dei laghetti omonimi. Contornato sulla sponda orientale il laghetto 2147 m, la mulattiera s’inerpica serpeggiando su un costone roccioso e infine si distende verso lo spartiacque Bagni-Sant’Anna, ove si apre il Passo di Bravaria (2311 m). Oltre il passo, il sentiero P16 scende a Bagni di Vinadio percorrendo il Vallone di Insciauda.
P19 Callieri – Passo di Tesina – Sant’Anna di Vinadio
Note tecniche Immagini
Partenza: 1455 m.Arrivo: 2010 m, Dislivello: 935 m, Sviluppo: 8050 m, Itinerario principale: Lou viage, Tavola: 16, Punto d’appoggio: posto tappa GTA di S.Anna di Vinadio, 2010 m, (tel. 0171-959125)
Dalla Borgata di Callieri (1455 m), il sentiero P19 s’inoltra in pineta al limite inferiore del Vallone di Tesina, poi volge a meridione e ne percorre il fondo fino al punto in cui il vallone si sdoppia nei pressi della Capanna (casa di caccia) di Tesina (1947 m). A destra si stacca il sentiero P20 che s’inoltra nel Vallone Gorgia dei Laghi verso il Passo del Bue. Il sentiero P19 si staglia verso SE e, a quota 2131 m, entra nel Vallone Roccias Lion e, attraversato il fondo idrico, prosegue verso S su pietrame fino allo spartiacque Bagni-Sant’Anna ove, leggermente a ponente della Cima di Tesina, si apre il passo omonimo (c. 2390 m). Dal valico si sviluppa verso SO lo spettacolare tracciato dell’ex mulattiera militare P19b che va a raggiungere l’isolata caserma del Saboulè e il sovrastante Passo del Làusfer (2460 m) sullo spartiacque Stura-Tinée. Oltre il valico la mulattiera scende sul versante Orgials serpeggiando verso SE fino al Lago di Sant’Anna (2167 m) dal quale raggiunge la rotabile che in breve porta al Santuario di Sant’Anna di Vinadio (2010 m). Al Santuario convergono gli itinerari P18 per il Passo di Sant’Anna e P17 per il Passo di Bravaria (Bagni di Vinadio).
Dalla Borgata di Callieri (1455 m), il sentiero P19 s’inoltra in pineta al limite inferiore del Vallone di Tesina, poi volge a meridione e ne percorre il fondo fino al punto in cui il vallone si sdoppia nei pressi della Capanna (casa di caccia) di Tesina (1947 m). A destra si stacca il sentiero P20 che s’inoltra nel Vallone Gorgia dei Laghi verso il Passo del Bue. Il sentiero P19 si staglia verso SE e, a quota 2131 m, entra nel Vallone Roccias Lion e, attraversato il fondo idrico, prosegue verso S su pietrame fino allo spartiacque Bagni-Sant’Anna ove, leggermente a ponente della Cima di Tesina, si apre il passo omonimo (c. 2390 m). Dal valico si sviluppa verso SO lo spettacolare tracciato dell’ex mulattiera militare P19b che va a raggiungere l’isolata caserma del Saboulè e il sovrastante Passo del Làusfer (2460 m) sullo spartiacque Stura-Tinée. Oltre il valico la mulattiera scende sul versante Orgials serpeggiando verso SE fino al Lago di Sant’Anna (2167 m) dal quale raggiunge la rotabile che in breve porta al Santuario di Sant’Anna di Vinadio (2010 m). Al Santuario convergono gli itinerari P18 per il Passo di Sant’Anna e P17 per il Passo di Bravaria (Bagni di Vinadio).
P23 San Bernolfo – Passo di Barbacana
Note tecniche Immagini
Partenza: 2014 m, Arrivo: 2585 m, Dislivello: 571 m, Sviluppo: 2997 m, Tavola: 15, 30, Punto d’appoggio: rifugio Sabernui 1700 m, (tel. 0171-95850)
Da S. Bernolfo (1663 m) una pista sterrata s’inoltra nel Vallone di San Bernolfo, con alcuni tornanti supera una balza, quindi raggiunge il piccolo ripiano ove sorge un prefabbricato metallico detto Capanna di Corborant (1885 m), poi, con una serie di tornanti, termina a quota 2014 m (km 3,7 da S. Bernolfo). Da questo punto prosegue la vecchia mulattiera (P23) che supera alcuni piccoli corsi d’acqua poi, con una serie di lunghi tornanti si porta sulla china pietrosa a levante del Beccàs del Corborant, dove si biforca (c. 2235 m). Mentre a destra si stacca il sentiero P47, la mulattiera P23 volge a sinistra (meridione), passa a monte del laghetto 2290 m, si porta al centro della Valle di Barbacana, passa presso alcuni ruderi di vecchi baraccamenti ex militari e arriva al circo terminale in vista del lungo ricovero ex militare (c. 2550 m). Dalla costruzione un sentierino s’inerpica nel tratto terminale fino allo spartiacque Stura-Tinée, tra la Testa Cimon e la Testa degli Spagnoli, inciso dal Passo di Barbacana (2585 m). Oltre il valico il sentiero scende in territorio francese nella Val Tinée (Le Bourguet).
Da S. Bernolfo (1663 m) una pista sterrata s’inoltra nel Vallone di San Bernolfo, con alcuni tornanti supera una balza, quindi raggiunge il piccolo ripiano ove sorge un prefabbricato metallico detto Capanna di Corborant (1885 m), poi, con una serie di tornanti, termina a quota 2014 m (km 3,7 da S. Bernolfo). Da questo punto prosegue la vecchia mulattiera (P23) che supera alcuni piccoli corsi d’acqua poi, con una serie di lunghi tornanti si porta sulla china pietrosa a levante del Beccàs del Corborant, dove si biforca (c. 2235 m). Mentre a destra si stacca il sentiero P47, la mulattiera P23 volge a sinistra (meridione), passa a monte del laghetto 2290 m, si porta al centro della Valle di Barbacana, passa presso alcuni ruderi di vecchi baraccamenti ex militari e arriva al circo terminale in vista del lungo ricovero ex militare (c. 2550 m). Dalla costruzione un sentierino s’inerpica nel tratto terminale fino allo spartiacque Stura-Tinée, tra la Testa Cimon e la Testa degli Spagnoli, inciso dal Passo di Barbacana (2585 m). Oltre il valico il sentiero scende in territorio francese nella Val Tinée (Le Bourguet).
P25 Besmorello (Bagni di Vinadio) – Ricovero di M. Vaccia – Colletta Bernarda – Piano della Regina
Note tecniche
Partenza: 1440 m, Arrivo: 1493 m, Dislivello: 955 m, Sviluppo: 8189 m, Itinerario principale: GTA, Lou viage, Tavola: 13
Poco dopo Besmorello (1451 m) una stradina a fondo naturale attraversa su un ponticello di legno il Rio dell’Ischiatòr. Oltre inizia la vecchia mulattiera che sale alla borgata Luca (1544 m) e poi s’inoltra nell’abetaia con una numerosa serie di brevi tornanti, quindi, verso NE, raggiunge a quota 2252 m, il crinale Ischiatòr-Stura e il Ricovero di M. Vaccia (ex militare, 2243 m) che si affaccia sul versante Stura. Dalla diruta costruzione la mulattiera volge a ponente, ritorna (c. 2330 m) sul versante Ischiatòr dove, su terreno arido, attraversa alcuni ripidi canali e arriva sullo spartiacque Ischiatòr-Piz (leggermente a SO dell’arrotondato Monte Vaccia), inciso dalla panoramica Colletta Bernarda (2395 m). Qui si stacca a sinistra il tronco P28 per il M. Ciaval. La mulattiera P25 scende
verso NO il Vallone del Rio Costis, percorre alcune conche erbose, poi entra nel lariceto e raggiunge la spianata sede della Grangia dei Prati Costis (1905 m). La mulattiera continua la discesa nella pineta fino sul Piano della Regina, alla confluenza con il Vallone Ciaval. Dopo breve tratto pianeggiante raggiunge, presso il ponticello a quota 1439 m, la stradina che scende a
Pietraporzio (1246 m)
Poco dopo Besmorello (1451 m) una stradina a fondo naturale attraversa su un ponticello di legno il Rio dell’Ischiatòr. Oltre inizia la vecchia mulattiera che sale alla borgata Luca (1544 m) e poi s’inoltra nell’abetaia con una numerosa serie di brevi tornanti, quindi, verso NE, raggiunge a quota 2252 m, il crinale Ischiatòr-Stura e il Ricovero di M. Vaccia (ex militare, 2243 m) che si affaccia sul versante Stura. Dalla diruta costruzione la mulattiera volge a ponente, ritorna (c. 2330 m) sul versante Ischiatòr dove, su terreno arido, attraversa alcuni ripidi canali e arriva sullo spartiacque Ischiatòr-Piz (leggermente a SO dell’arrotondato Monte Vaccia), inciso dalla panoramica Colletta Bernarda (2395 m). Qui si stacca a sinistra il tronco P28 per il M. Ciaval. La mulattiera P25 scende
verso NO il Vallone del Rio Costis, percorre alcune conche erbose, poi entra nel lariceto e raggiunge la spianata sede della Grangia dei Prati Costis (1905 m). La mulattiera continua la discesa nella pineta fino sul Piano della Regina, alla confluenza con il Vallone Ciaval. Dopo breve tratto pianeggiante raggiunge, presso il ponticello a quota 1439 m, la stradina che scende a
Pietraporzio (1246 m)