La Valle Stura
Descrizione sulla valle Stura
La Valle Stura di Demonte, da Borgo San Dalmazzo al Colle della Maddalena (Col de Larche) si sviluppa per circa 65 km. Da secoli costituisce una via di transito fra la pianura piemontese e l’alta Provenza. Questa lunga valle si articola in numerosi valloni laterali come quelli dell’Arma, di Rio Freddo, dei Bagni di Vinadio, di Pontebernardo e del Piz. Il laterale vallone di S. Anna costituisce una secondaria via di transito verso il Nizzardo attraverso il valico del Colle della Lombarda a 2351 m di quota. Esistono poi altri storici passaggi transfrontalieri percorsi da mulattiere, un tempo frequentati da mercanti, pellegrini, contrabbandieri, emigranti o soldati e oggi dagli escursionisti. Tra questi ricordiamo il Colle del Puriac, il Colle di S. Anna, il valico di Collalunga. Coronano la valle, che appartiene per il versante sinistro alle Cozie meridionali e per quello destro alle Alpi Marittime, numerose vette che si avvicinano ai tremila metri (Becco Alto d’Ischiatòr, Vallonetto, Becco Alto del Piz, Testa dell’Ubac) ma solo due superano di poco tale quota: il Tenibres (3031 m) e il Corborant (3010 m). I rifugi alpini si concentrano nell’area montuosa appartenente alle Alpi Marittime e quelli gestiti sono tre: il Migliorero, il nuovo Malinvern-Città di Ceva e il rinnovato De Alexandris-Foches al Làus. Come le attigue valli Maira e Gesso anche la Valle Stura ha ereditato dal fervore bellicoso degli anni Trenta una fitta rete di sentieri, mulattiere e strade militari che ancora oggi, sia pure non tutte in buono stato, raggiungono valichi, vette, postazioni e casermette. Si tratta di un inestimabile patrimonio rchitettonico che non deve cadere in rovina. La rete dei sentieri ex militari si manifesta in tutta la sua complessità e grandiosità in modo particolare intorno al nodo di Collalunga che nel giugno del 1940 fu teatro di operazioni belliche nel tentativo di invasione della Francia. Anche in Valle Stura la rete dei sentieri si impernia sul tracciato della Grande Traversata delle Alpi. La GTA si articola qui su due percorsi, quello principale, dal Colletto di Valscura al Colle di Valcavera, e quello delle «alte valli» da Bagni di Vinadio al Passo di Rocca Brancia. Il Sentiero Italia attraversa la valle sul tracciato della GTA da Valscura al Passo di Rocca Brancia. Un percorso simile segue anche il sentiero della Via Alpina. In valle esistono alcuni sentieri tematici. Nell’alto vallone dell’Arma di Demonte si sviluppa intorno al Monte Omo il sentiero naturalistico «Lou viol d’es fiour» (il sentiero dei fiori). Intorno a Sambuco è stato segnalato il Sentiero delle nove borgate. Altre recenti iniziative sono rappresentate dal Sentiero di S. Giacomo sul versante sinistro della valle e il nuovo sentiero balcone denominato «Lou viage» che sarà segnalato dall’estate 2006.I sentieri della Valle Stura sono siglati al catasto provinciale con la lettera P dal numero 6 al 64. Quando la numerazione non risulta progressiva significa che, specialmente in bassa valle, i sentieri sono stati sostituiti da piste agrosilvopastorali. In alta valle non sono stati inseriti nel catasto i tratti di percorso ridotti a malagevoli tracce, anche se sarebbe auspicabile un loro recupero nell’ottica di ricostruire la fitta rete di collegamenti ex militari a ridosso del confine.